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Significato di rat-poison

veleno per ratti; sostanza tossica per roditori

Etimologia e Storia di rat-poison

rat-poison(n.)

"qualcosa usato per avvelenare i topi," in particolare l'arsenico, 1799, da rat (n.) + poison (n.).

Voci correlate

Intorno al 1200, poisoun indicava "una pozione o sostanza mortale," ma veniva usato anche in senso figurato per descrivere "idee spiritualmente corrotte o intenzioni malvagie." Derivava dall'antico francese poison o puison (XII secolo, in francese moderno poison), che significava "una bevanda," in particolare una bevanda medicinale. Col tempo, il termine si è evoluto per designare "una pozione magica o una bevanda velenosa" (XIV secolo). La sua origine latina è potionem (nominativo potio), che significa "una bevanda o un bere," ma anche "bevanda velenosa" (Cicerone). Questa parola deriva da potare, che significa "bere," e risale alla radice proto-indoeuropea *po(i)-, anch'essa legata al concetto di bere.

Il termine è un doppio di potion. Per comprendere come le forme si siano evolute dal latino al francese, si possono confrontare raison (da rationem) e trahison (da traditionem). La parola più comune in indoeuropeo per indicare un veleno è rappresentata in inglese da virus. Nell'antico inglese si usava ator (vedi attercop) o lybb, che è imparentato con l'antico norreno lyf, significante "erbe medicinali." Questo si ricollega anche a leaf (n.).

Per quanto riguarda l'evoluzione del significato, si può paragonare all'antico francese enerber e enherber, che significavano "uccidere con piante velenose." In molte lingue germaniche, la parola per "veleno" è simile a gift in inglese. Ad esempio, in alto tedesco antico si diceva gift, in tedesco moderno Gift, in danese e svedese gift, e in olandese gift o vergift. Questo cambiamento potrebbe essere stato in parte eufemistico e in parte influenzato dal greco dosis, che significa "una porzione prescritta" o "un dare." Galeno e altri medici greci lo usavano per indicare una quantità di medicina (vedi dose (n.)).

Il termine ha cominciato a essere usato per descrivere persone detestate o considerate portatrici di un'influenza nefasta già nel 1910. Il significato gergale di "bevanda alcolica" è emerso nel 1805 nell'inglese americano; qui, potus, un participio passato aggettivale in latino, significava "ubriaco."

Come aggettivo, poison è entrato in uso negli anni '20 del 1500. A partire dal XVIII secolo, è stato usato anche con i nomi di piante. Poison ivy è documentato nel 1784 per indicare un arbusto-vite del Nord America che provoca un'eruzione cutanea pruriginosa al contatto. Poison oak, usato per riferirsi alla stessa pianta o a specie simili, risale al 1743. Poison sumac, descritto nel 1817, è un albero che cresce ai margini delle paludi e provoca un'eruzione cutanea ancora più grave; è noto per il suo fogliame rosso brillante in autunno. Poison gas è attestato a partire dal 1915. Il termine Poison-pen (lettera anonima) è stato reso popolare nel 1913 da un famoso caso criminale in Pennsylvania, negli Stati Uniti; l'espressione risale però al 1898.

"un roditore di alcune delle specie più grandi del genere Mus," tardo inglese antico ræt "ratto," una parola di origine incerta. Parole simili si trovano nelle lingue celtiche (gaelico radan), romanze (latino medievale ratus, italiano ratto, spagnolo rata, francese antico rat) e germaniche (antico sassone ratta; medio olandese ratte, olandese rat; tedesco Ratte, dialettale Ratz; svedese råtta, danese rotte), ma la loro connessione e l'origine ultima della parola sono sconosciute. Nella sua diffusione e origine incerta, è molto simile a cat.

Forse deriva dal latino volgare *rattus, ma Weekley pensa che sia di origine germanica, "l'animale sarebbe arrivato dall'Est con le migrazioni delle popolazioni" e la parola sarebbe poi passata alle lingue romanze. American Heritage e Tucker collegano l'antico inglese ræt al latino rodere e quindi alla radice protoindoeuropea *red- "raschiare, graffiare, rosicchiare," da cui deriva rodent (vedi). Klein afferma che non ci sia tale connessione e suggerisce un possibile cognato greco in rhine "raspa, lima." Weekley collega il sostantivo inglese e il verbo latino con un punto interrogativo, e l'OED afferma che è "probabile" che la parola rat si sia diffusa dal germanico al romanza, ma non prende posizione su ulteriori etimologie. La forma comune in medio inglese era ratton, derivata dalla forma francese antica aumentata raton. Applicata a specie simili ai ratti in altri continenti a partire dagli anni '80 del 1500.

The distinction between rat and mouse, in the application of the names to animals everywhere parasitic with man, is obvious and familiar. But these are simply larger and smaller species of the same genus, very closely related zoologically, and in the application of the two names to the many other species of the same genus all distinction between them is lost. [Century Dictionary]
La distinzione tra rat e mouse, nell'applicazione dei nomi agli animali sempre parassiti per l'uomo, è ovvia e familiare. Ma questi sono semplicemente specie più grandi e più piccole dello stesso genere, molto strettamente correlate zoologicamente, e nell'applicazione dei due nomi alle molte altre specie dello stesso genere si perde ogni distinzione tra di esse. [Century Dictionary]

Applicata fin dal XII secolo (nei cognomi) a persone ritenute simili ai ratti o che condividessero qualche caratteristica o qualità con essi. Il significato specifico di "chi abbandona i propri compagni per un vantaggio personale" (anni 1620) deriva dalla credenza che i ratti lascino una nave in procinto di affondare o una casa sul punto di crollare, e questo ha portato al significato di "traditore, informatore" (1902).

Il modo di dire smell a rat "essere messi in allerta da un sospetto come il gatto dal profumo di un ratto; sospettare un pericolo" [Johnson] risale agli anni '40 del 1500. _____-rat, "persona che frequenta _____" (nel primo riferimento dock-rat) è del 1864.

RATS. Of these there are the following kinds: a black rat and a grey rat, a py-rat and a cu-rat. ["Dictionary of the Vulgar Tongue," Grose, 1788]  
RATTi. Di questi ce ne sono i seguenti tipi: un ratto nero e un ratto grigio, un ratto di fuoco e un ratto di cuoio. ["Dictionary of the Vulgar Tongue," Grose, 1788]  
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    Tendenze di " rat-poison "

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