Pubblicità

Significato di tiny

piccolo; minuscolo; esiguo

Etimologia e Storia di tiny

tiny(adj.)

Il termine "very diminutive, minute" risale agli anni '90 del 1500 e deriva da tyne, tin, che significa "molto piccolo" (circa 1400). L'origine di questa parola è incerta; potrebbe derivare da -y (2) unita a tine, che significa "breve periodo di tempo, istante" (fine del XIV secolo, di solito a little tine). Quest'ultima espressione potrebbe avere radici nell'antico francese tantin o tantinet [Middle English Compendium]. Il plurale tinies, usato per indicare "bambini molto piccoli", è attestato nel 1797.

Voci correlate

"very small," 1825, una modifica di tiny (aggettivo); la forma estesa teeny-tiny è attestata dal 1867. La forma alternativa teensy è attestata dal 1856 (teensy-weensy è dal 1872). Anche teenty (1844).

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " tiny "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "tiny"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of tiny

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità