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Etimologia e Storia di water-drop

water-drop(n.)

"goccia d'acqua," anche "goccia di lacrima," negli anni 1590, da water (n.1) + drop (n.).

Voci correlate

Il termine medio inglese drope deriva dall'antico inglese dropa, che significa "una piccola massa sferica di liquido." Le sue radici si trovano nel proto-germanico *drupon, che è anche all'origine di parole simili in altre lingue germaniche, come l'antico sassone dropo, l'antico norreno dropi, l'olandese drop, l'antico alto tedesco tropfo e il tedesco moderno Tropfen (sostantivo). Per ulteriori dettagli, vedi drop (verbo).

Il significato di "quantità minima di qualsiasi cosa, la quantità più piccola possibile" si attesta intorno al 1200. L'accezione "atto di far cadere" emerge negli anni '30 del Seicento; per quanto riguarda le cose immateriali (come prezzi, temperature, ecc.), si sviluppa a metà del XIX secolo. L'interpretazione come "pastiglia, caramella dura" risale al 1723, ispirata dalla somiglianza nella forma. L'idea di un "luogo segreto dove lasciare oggetti in modo illecito per recuperarli in seguito" appare nel 1931. Nel contesto teatrale, il significato di "sipario dipinto calato tra le scene per nascondere il palcoscenico al pubblico" è documentato dal 1779.

Espressioni come Drop in the bucket (fine del XIV secolo) provengono da Isaia 40:15 [KJV]. L'espressione At the drop of a hat, che significa "improvvisamente," è attestata dal 1854. L'idea di get the drop on, cioè "essere pronti prima del proprio avversario," è originariamente uno slang dei pistoleri del Far West, risalente al 1869.

In antico inglese si diceva wæter, derivato dal proto-germanico *watr- (che ha dato origine anche all'antico sassone watar, all'antico frisone wetir, al fiammingo water, all'antico alto tedesco wazzar, al tedesco Wasser, all'antico norreno vatn e al gotico wato, tutti significanti "acqua"). La radice più antica sembra essere quella indoeuropea *wod-or, una forma suffissata della radice *wed- (1), che significava "acqua" o "bagnato". Nelle concezioni antiche, l'acqua era considerata uno dei pochi elementi fondamentali di cui era composto tutto.

Essere head above water (e quindi evitare di annegare) risale agli anni '60 del Seicento; nel senso figurato di "uscire da una situazione difficile" è attestato dal 1742.

Il termine water-cure per indicare terapie di guarigione che utilizzano l'acqua appare nel 1842. Il water-cannon, usato per il controllo delle folle, è così chiamato già nel 1964; water-fountain, che significa "fontanella" o "fontana da bere", è attestato dal 1946. Water-buffalo, ovvero "bufalo d'acqua", compare nel 1894. Water polo è documentato dal 1884; water torture, che significa "tortura dell'acqua", dal 1928.

Waters, usato per riferirsi ai "mari di una particolare regione", in particolare alle "rivendicazioni marittime di una nazione", è attestato negli anni '50 del Seicento.

Secondo i linguisti, nell'indoeuropeo esistevano due radici per indicare l'acqua: *ap- e *wed-. La prima, preservata in sanscrito come apah e in nomi come Punjab e julep, era "animata", descrivendo l'acqua come una forza vitale; la seconda la considerava invece una sostanza inanimata. Probabilmente lo stesso valeva per fire (n.).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of water-drop

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