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Etimologia e Storia di -ine

-ine(1)

Inoltre, -in è un elemento di formazione aggettivale, risalente al Medio Inglese, derivato dall'Antico Francese -in/-ine, o direttamente dal suffisso latino -inus/-ina/-inum, che significa "di, simile a". Questo suffisso veniva utilizzato per formare aggettivi e sostantivi derivati, come in divinus, feminus, caninus. La sua origine si può ricondurre al suffisso aggettivale proto-indoeuropeo *-no- (vedi -en (2)).

Il suffisso latino è affine al greco -inos/-ine/-inon, e in alcuni termini scientifici moderni, questo elemento proviene proprio dal greco. Aggiunto ai nomi, indicava "di o relativo a, della natura di" (come in Florentinus), ed era quindi comunemente usato anche per formare nomi propri romani, inizialmente appellativi (Augustinus, Constantinus, Justinus, ecc.). Le sue discendenze nelle lingue romanze hanno continuato a essere attive nella formazione di nomi. La forma femminile latina, -ina, veniva utilizzata per creare astratti (doctrina, medicina). I resti di un tentativo di mantenere una distinzione tra il latino -ina e -inus spiegano l'esitazione inglese nello spelling tra -in e -ine.

-ine(2)

È un elemento di formazione delle parole in chimica, spesso intercambiabile con -in (2), anche se nell'uso moderno si tende a distinguerli. All'inizio del XIX secolo, proveniva dal francese -ine, il suffisso comunemente usato per formare parole che indicano sostanze derivate, il che spiega il suo uso esteso in chimica. Inizialmente è stato applicato in modo non sistematico (come in aniline), ma ora ha un uso più ristretto.

Il suffisso francese deriva dal latino -ina, forma femminile di -inus, un suffisso usato per formare aggettivi a partire da sostantivi, e quindi è identico a -ine (1).

Voci correlate

Base chimica utilizzata per la produzione di coloranti vivaci, risale al 1843. Il termine è stato coniato nel 1841 dal chimico tedesco Carl Julius Fritzsche ed è stato poi adottato da Hofmann. Proviene dal portoghese anil, che significa "il cespuglio di indaco," e ha radici arabe con an-nil, ovvero "l'indaco," assimilato da al-nil (con l'articolo determinativo arabo al-). La sua origine si trova nel persiano nila, che a sua volta deriva dal sanscrito nili, significante "indaco," e da nilah, che vuol dire "blu scuro."

Il suffisso -ine indica una "sostanza derivata" (vedi -ine (1); consulta anche -ine (2) per l'uso successivo e più preciso del suffisso in chimica). Scoperto nel 1826 nell'indaco, inizialmente era chiamato crystallin; ha acquisito importanza commerciale nel 1856, quando da esso è stato prodotto il colorante mauve. È stato usato come aggettivo a partire dal 1860.

Nel 1843, il termine "acrilico" è stato usato per descrivere sostanze che contengono acryl, un radicale chimico derivato da acrolein. Quest'ultimo è un liquido presente in cipolle e aglio, responsabile della lacrimazione degli occhi. Il nome deriva dal latino acer, che significa "affilato" o "tagliente", e ha radici nella lingua proto-indoeuropea, con la radice *ak-, che significa "essere affilato" o "spuntare" (come una punta). A questo si aggiunge olere, che significa "odorare" (da cui il termine odor), e il suffisso -in (vedi -ine (2)). Con l'aggiunta del suffisso aggettivale -ic, il termine ha assunto forme moderne, spesso abbreviate per riferirsi a materiali come acrylic fiber e acrylic resin.

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of -ine

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