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Significato di aboil

in ebollizione; che bolle

Etimologia e Storia di aboil

aboil(adj.)

"boiling, on the boil," 1858, derivato da a- + boil (v.).

Voci correlate

All'inizio del XIII secolo, il termine veniva usato in modo intransitivo per indicare "bubbolare, essere in uno stato di ebollizione", specialmente a causa del calore. Deriva dall'antico francese bolir, che significa "bollire, bubbolare, fermentare, zampillare" (XII secolo, in francese moderno bouillir), e ha radici latine nel termine bullire, che significa "bubbolare, ribollire". Le origini più lontane risalgono al Proto-Indoeuropeo *beu-, che significa "gonfiarsi" (puoi vedere bull (n.2) per ulteriori dettagli). Il termine nativo in inglese è seethe. Il significato figurato, riferito a passioni e sentimenti, ovvero "essere in uno stato di agitazione", è emerso negli anni '40 del Seicento.

I am impatient, and my blood boyls high. [Thomas Otway, "Alcibiades," 1675]

Il significato transitivo, cioè "mettere in uno stato di ebollizione, far bollire", è attestato all'inizio del XIV secolo. Il sostantivo compare a metà del XV secolo con il significato di "atto di ebollizione" e nel 1813 per indicare "stato di ebollizione". Termini correlati includono Boiled e boiling. L'espressione Boiling point, che indica "la temperatura alla quale un liquido si trasforma in vapore", è documentata dal 1773.

prefisso o particella inseparabile, un conglomerato di vari elementi germanici e latini.

Nei termini derivati dall'inglese antico, rappresenta comunemente l'inglese antico an "su, in, dentro" (vedi on (prep.)), come in alive, above, asleep, aback, abroad, afoot, ashore, ahead, abed, aside, obsoleto arank "in rango e file," athree (adv.) "in tre parti," ecc. In questo uso forma aggettivi e avverbi da sostantivi, con l'idea di "in, presso; impegnato in," ed è identico a a (2).

Può anche rappresentare l'inglese medio of (prep.) "da, off," come in anew, afresh, akin, abreast. Oppure può essere una forma ridotta del prefisso del participio passato dell'inglese antico ge-, come in aware.

Oppure può essere l'intensivo dell'inglese antico a-, originariamente ar- (cognato con il tedesco er- e probabilmente implicante originariamente "movimento lontano da"), come in abide, arise, awake, ashamed, segnando un verbo come momentaneo, un evento singolo. Tali parole a volte furono rifatte nell'inglese moderno precoce come se il prefisso fosse latino (accursed, allay, affright).

Nei termini provenienti dalle lingue romanze, spesso rappresenta forme ridotte del latino ad "a, verso; per" (vedi ad-), o ab "da, via, off" (vedi ab-); entrambi i quali intorno al 7° secolo erano stati ridotti a a nell'antenato dell'antico francese. In alcuni casi rappresenta il latino ex.

[I]t naturally happened that all these a- prefixes were at length confusedly lumped together in idea, and the resultant a- looked upon as vaguely intensive, rhetorical, euphonic, or even archaic, and wholly otiose. [OED, 1989]
[I]t è naturalmente successo che tutti questi a- prefissi furono alla fine confusamente uniti in idea, e il risultante a- fu visto come vagamente intensivo, retorico, eufonico, o addirittura arcaico, e del tutto superfluo. [OED, 1989]
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