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Significato di bibliomania

ossessione per i libri; mania di collezionare libri rari o insoliti

Etimologia e Storia di bibliomania

bibliomania(n.)

"book-madness, una frenesia per collezionare libri rari o insoliti," 1734, dal francese bibliomanie, composto da biblio- "libro" + mania.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava un "disturbo mentale caratterizzato da eccitazione e delirio." Proviene dal latino tardo mania, che significa "follia, pazzia," e risale al greco mania, che si traduce come "follia, frenesia; entusiasmo, frenesia ispirata; passione folle, furia." È legato a mainesthai, che significa "infuriarsi, impazzire," mantis (indovino), e menos (passione, spirito). Le origini di queste parole non sono del tutto chiare, ma potrebbero derivare dalla radice protoindoeuropea *mnyo-, una forma suffissata della radice *men- (1), che significa "pensare." Da questa radice si sono sviluppati termini che descrivono stati e qualità della mente o del pensiero.

Mania is manifested by psychic elevation, increased motor activity, rapid speech and the quick flight of ideas. [Scientific American, September 1973]
La mania si manifesta attraverso un'elevazione psicologica, un'attività motoria aumentata, un linguaggio rapido e un veloce susseguirsi di idee. [Scientific American, settembre 1973]

Nel corso degli anni, il termine ha assunto anche il significato di "mania, passione sfrenata, entusiasmo simile alla follia, desiderio ardente o incontrollabile." Questa accezione è emersa negli anni '80 del XVII secolo, probabilmente dal francese manie. In inglese medio, a volte è stato adattato come manye. A partire dal XVI secolo, è stato utilizzato come secondo elemento in diverse parole composte per descrivere tipi specifici di follia, come nymphomania (1775), kleptomania (1830) e megalomania (1890). Questi termini sono nati inizialmente nel latino medico, ispirati dal greco, che presentava già alcune di queste combinazioni, per lo più post-classiche, come gynaikomania (follia per le donne) e hippomania (follia per i cavalli).

"una persona folle per i libri, un collezionista entusiasta di libri rari o insoliti," 1811; vedi bibliomania. In precedenza si usava bibliomane (1777), dal francese.

A bibliomaniac must be carefully distinguished from a bibliophile. The latter has not yet freed himself from the idea that books are meant to be read. [Walsh]
Un bibliomane deve essere attentamente distinto da un bibliophile. Quest'ultimo non si è ancora liberato dall'idea che i libri siano destinati a essere letti. [Walsh]

Il biblion è un elemento che forma parole e significa "libro" o, a volte, "Bibbia." Proviene dal greco e si traduce come "carta" o "pergamena," ed era anche il termine comune per indicare "un libro" come parte di un'opera più grande. In origine, era un diminutivo di byblos, che si riferisce al "papyrus egiziano." Questa parola potrebbe derivare da Byblos, il porto fenicio da cui il papyrus egiziano veniva esportato in Grecia (l'attuale Jebeil, in Libano). Per capire come il significato si sia evoluto, si può confrontare con parchment. Oppure, il nome del luogo potrebbe derivare dalla parola greca, che a sua volta avrebbe probabilmente origini egiziane. Un confronto interessante si può fare con Bible. Anche il latino liber (vedi library) e l'inglese book hanno radici simili, legate al mondo vegetale.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of bibliomania

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