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Significato di carte blanche

piena libertà di azione; autorizzazione illimitata; potere discrezionale

Etimologia e Storia di carte blanche

carte blanche(n.)

Nel 1707, si riferiva a un "documento cartaceo debitamente autenticato da una firma e altrimenti vuoto, lasciato a qualcuno per essere compilato a sua discrezione." Proviene dal francese, letteralmente "carta bianca," composto da carte (vedi card (n.1)) + blanche, che deriva dal francese antico blanc e significa "bianco," un termine di origine germanica (vedi blank (adj.)). Il significato figurato di "pieno potere discrezionale, permesso o autorità illimitata in qualche modo" risale al 1766. Si può confrontare con il termine nativo blank check, usato nello stesso senso figurato.

Voci correlate

All'inizio del XIII secolo, il termine significava "bianco, pallido, privo di colore." Proveniva dal francese antico blanc, che significa "bianco, lucente," e affondava le radici nel franco *blank, ossia "bianco, splendente," o in qualche altra lingua germanica (si pensi all'antico norreno blakkr e all'antico inglese blanca, che indicano "cavallo bianco;" oppure all'antico alto tedesco blanc e blanch; in tedesco moderno si usa blank per dire "lucente, brillante"). Si ipotizza che derivi dal proto-germanico *blangkaz, che significa "brillare, abbagliare," una forma estesa della radice ricostruita del proto-indoeuropeo *bhel- (1), che significa "brillare, lampeggiare, ardere," e che si riferisce anche a qualcosa di "bianco splendente."

Il significato di "spazi vuoti" è attestato a partire dal 1400 circa. L'interpretazione di "privo di espressione" (come in a blank look) risale agli anni '50 del 1500. Si dice che lo spagnolo blanco e l'italiano bianco derivino anch'essi dal germanico. Altri termini correlati sono Blankly e blankness.

All'inizio del 1400, il termine indicava "una carta da gioco" ed era derivato dall'antico francese carte (XIV secolo), che a sua volta proveniva dal latino medievale carta/charta, significante "una carta, un foglio; una scrittura, una lettera." Questo, a sua volta, si originava dal latino charta, che indicava "un foglio di carta, una scrittura, una tavoletta," e risaliva al greco khartēs, che significava "strato di papiro," probabilmente di origine egiziana. La forma è stata influenzata dal cognato italiano carta, che significa "carta, foglio di carta." Si può paragonare a chart (sostantivo). Il passaggio in inglese da -t a -d rimane inspiegato.

Il significato di "carte da gioco" è anche il più antico in francese. In inglese, nel corso degli anni '90 del '500, si è esteso per indicare piccoli, piatti e rigidi pezzi di carta simili. A partire dal 1795, ha preso a significare "piccolo pezzo di cartone su cui è scritto o stampato il nome, l'indirizzo, ecc. della persona che lo presenta": visiting-cards per le visite sociali, business-cards che annunciano la propria professione. Il significato di "greetings stampati ornamentali per occasioni speciali" risale al 1862.

L'applicazione a persone intelligenti o originali (1836, inizialmente con un aggettivo, come in smart card) deriva dal senso legato alle carte da gioco, attraverso espressioni come sure card, che significava "un espediente certo per raggiungere un obiettivo" (circa 1560).

Card-sharper, che indica "un imbroglione professionista alle carte," è attestato dal 1859. House of cards, usato in senso figurato per "qualsiasi piano insicuro o fragile," risale agli anni '40 del '600 ed è documentato per la prima volta in Milton, derivando dai giochi infantili. L'espressione (figurativa) have a card up (one's) sleeve è attestata dal 1898. L'espressione play the _______ card (per ottenere un vantaggio politico) risale al 1886, inizialmente the Orange card, che significava "fare appello al sentimento protestante nordirlandese."

Cards are first mentioned in Spain in 1371, described in detail in Switzerland in 1377, and by 1380 reliably reported from places as far apart as Florence, Basle, Regensburg, Brabant, Paris, and Barcelona. References are also claimed for earlier dates, but these are relatively sparse and do not withstand scrutiny. [David Parlett, "A History of Card Games"]
Le carte vengono menzionate per la prima volta in Spagna nel 1371, descritte in dettaglio in Svizzera nel 1377 e, entro il 1380, sono documentate in luoghi distanti come Firenze, Basilea, Ratisbona, Brabante, Parigi e Barcellona. Ci sono anche riferimenti che sostengono date precedenti, ma questi sono relativamente rari e non resistono a un'analisi più attenta. [David Parlett, "A History of Card Games"]

Intorno al 1300, nel gioco degli scacchi, il termine indicava "un avviso che segnala che la mossa di un giocatore ha messo il re dell'avversario (o un altro pezzo importante) in pericolo immediato." Derivava dal francese antico eschequier, che significava "scacco negli scacchi" (usato anche per "scacchiera" o "set di scacchi"). La radice era eschec, che si traduceva come "gioco degli scacchi," "scacchiera," "scacco" o "scacco matto." Proveniva dal latino volgare *scaccus, a sua volta dall'arabo shah, che significava "re," il pezzo principale nel gioco degli scacchi (vedi shah; confronta anche checkmate (sostantivo)). Già intorno al 1300, il termine iniziò a essere usato anche in un senso più generale, per indicare "un evento o un incidente dannoso, un ambiente ostile."

Nel significato di "esposizione del re a un attacco diretto da parte di un pezzo avversario," il termine si affermò all'inizio del XV secolo. Quando il re è sotto scacco, le opzioni di un giocatore si riducono drasticamente. Da qui si svilupparono molti altri significati estesi: dall'idea di "interruzione improvvisa, ostacolo o vincolo" (anni 1510) si passò a quella di "azione o mezzo per controllare o limitare," e anche "metodo per rilevare, esporre o prevenire errori; un controllo contro la falsificazione o la modifica."

Da questo concetto nacque l'uso per indicare "un registro di controllo come prova di proprietà, utilizzato per prevenire la perdita o il furto" (come in hat check, ecc.), attestato nel 1812. Da qui si sviluppò anche il significato finanziario di "ordine scritto per il prelievo di denaro da una banca, un assegno" (1798, spesso scritto cheque), probabilmente influenzato da exchequer. Inoltre, si usò per indicare "un segno messo accanto a nomi o oggetti in un elenco per indicare che sono stati verificati o esaminati in qualche modo" (già nel 1856).

From its use in chess the word has been widely transferred in French and English. In the sense-extension, the sb. and vb. have acted and reacted on each other, so that it is difficult to trace and exhibit the order in which special senses arose [OED]
Il termine, nato nel contesto degli scacchi, è stato ampiamente trasferito in francese e inglese. Nel processo di estensione del significato, il sostantivo e il verbo si sono influenzati a vicenda, rendendo difficile tracciare e mostrare l'ordine in cui sono emersi i significati speciali [OED].

Il significato di "conto ristorante" risale al 1869. Checking account è attestato dal 1897, nell'inglese americano. Blank check nel senso figurato è documentato dal 1849 (confronta carte blanche). Checks and balances risale al 1782, suggerendo forse inizialmente un meccanismo complesso.

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