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Significato di forsooth

in verità; davvero; certamente

Etimologia e Storia di forsooth

forsooth(adv.)

Il termine inglese antico forsoð, che significa "davvero, in verità, certamente," deriva da for-, probabilmente qui con un significato intensivo (oppure l'intera espressione potrebbe essere interpretata come "per una verità"), e da soð, che significa "verità" (vedi sooth). Già intorno al 1600 era considerato un modo di parlare affettato.

Voci correlate

"verità, realtà, fatto," in antico inglese soð significa "verità, giustizia, rettitudine; realtà, una situazione vera, certezza." Si tratta di un sostantivo derivato dall'aggettivo soð, che significa "vero, genuino, reale; giusto, retto." Inizialmente era *sonð-, proveniente dal proto-germanico *santhaz (da cui anche l'antico norreno sannr, l'antico sassone soth, l'antico alto tedesco sand che significa "vero," e il gotico sunja che significa "verità"). Si può confrontare con forsooth.

Questo gruppo di parole è legato all'antico inglese synn, che significa "peccato," e al latino sontis, che significa "colpevole." La verità è connessa alla colpa attraverso l'idea di "essere colui che," come si può vedere in sin (verbo). Deriva dalla radice indoeuropea *hes-ont-, che significa "essere, esistenza," e quindi "reale, vero." Questa radice è alla base del participio presente della radice *es-, che significa "essere," ed è ancora presente nel latino sunt ("essi sono") e nel tedesco sind.

In inglese è considerato arcaico, ma è alla base delle parole moderne per "vero" in svedese (sann) e danese (sand). Era in uso comune fino alla metà del XVII secolo, per poi cadere in disuso fino a essere ripreso come arcaico all'inizio del XIX secolo da scrittori come Scott e altri. Veniva utilizzato per tradurre il latino pro- nei composti dell'antico inglese, come in soðtacen ("prodigio") e soðfylgan ("prosequi").

prefisso che di solito significa "via, opposto, completamente," dall'antico inglese for-, che indica perdita o distruzione, ma in altri casi completamento, e usato anche con forza intensiva o peggiorativa, dal proto-germanico *fur "prima, dentro" (fonte anche dell'antico norreno for-, svedese för-, olandese ver-, alto tedesco antico fir-, tedesco ver-); dal proto-indoeuropeo *pr-, dalla radice *per- (1) "in avanti," quindi "davanti, prima, verso, vicino, contro." Ultimamente dalla stessa radice di fore (avv.), e confronta ver-.

In verbs the prefix denotes (a) intensive or completive action or process, or (b) action that miscarries, turns out for the worse, results in failure, or produces adverse or opposite results. In many verbs the prefix exhibits both meanings, and the verbs frequently have secondary and figurative meanings or are synonymous with the simplex. [ Middle English Compendium]
Nei verbi il prefisso denota (a) azione o processo intensivo o completivo, o (b) azione che fallisce, si rivela peggiore, risulta in fallimento, o produce risultati avversi o opposti. In molti verbi il prefisso mostra entrambi i significati, e i verbi spesso hanno significati secondari e figurativi o sono sinonimi con il semplice. [ Middle English Compendium]

Probabilmente originariamente in germanico con un senso di "avanti, fuori," ma ha sviluppato complessi sviluppi di senso nelle lingue storiche. È disusato come elemento di formazione di parole nell'inglese moderno.

Dal suo uso nei participi è diventato un prefisso intensivo degli aggettivi nell'inglese medio (ad esempio forblak di Chaucer "esageratamente nero"), ma tutti questi ora sembrano essere obsoleti.

It is grievous to think how much less careful the English have been to preserve than to acquire. Why have we lost, or all but lost, the ver or for as a prefix,— fordone, forwearied, &c.; and the zer or to,— zerreissen, to rend, &c. Jugend, Jüngling : youth, youngling ; why is that last word now lost to common use, and confined to sheep and other animals? [Coleridge, "German Language," in "Omniana"]
È doloroso pensare a quanto meno attenti siano stati gli inglesi a preservare che ad acquisire. Perché abbiamo perso, o quasi perso, il ver o for come prefisso,— fordone, forwearied, &c.; e il zer o to,— zerreissen, strappare, &c. Jugend, Jüngling : youth, youngling ; perché quella ultima parola ora è persa per uso comune, e confinata a pecore e altri animali? [Coleridge, "German Language," in "Omniana"]
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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of forsooth

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