Pubblicità

Significato di lengthy

lungo; eccessivamente lungo; prolungato

Etimologia e Storia di lengthy

lengthy(adj.)

"avere lunghezza" (soprattutto "immoderatamente lungo"), 1759, inglese americano, da length + -y (2). Fino al circa 1840, era sempre considerato in inglese britannico come un americanismo.

This word has been very common among us, both in writing and in the language of conversation; but it has been so much ridiculed by Americans as well as Englishmen, that in writing it is now generally avoided. Mr. Webster has admitted it into his dictionary; but as need hardly be remarked it is not in any of the English ones. It is applied by us, as Mr. Webster justly observes, chiefly to writings or discourses. Thus we say, a lengthy pamphlet, a lengthy sermon, &c. The English would say, a long or (in the more familiar style) a longish sermon. [John Pickering, "A Vocabulary, or Collection of Words and Phrases Which Have Been Supposed to be Peculiar to the United States of America," Boston, 1816]
Questa parola è stata molto comune tra noi, sia nella scrittura che nel linguaggio parlato; ma è stata così tanto derisa sia dagli americani che dagli inglesi, che nella scrittura ora è generalmente evitata. Il signor Webster l'ha ammessa nel suo dizionario; ma come è facile notare, non è presente in nessuno dei dizionari inglesi. Viene applicata da noi, come giustamente osserva il signor Webster, principalmente a scritti o discorsi. Così diciamo, un lengthy opuscolo, un lengthy sermone, ecc. Gli inglesi direbbero, un long o (nello stile più familiare) un longish sermone. [John Pickering, "A Vocabulary, or Collection of Words and Phrases Which Have Been Supposed to be Peculiar to the United States of America," Boston, 1816]

Correlati: Lengthily; lengthiness.

Voci correlate

In antico inglese, lengðu indicava la "caratteristica di essere lungo o esteso in una direzione; distanza lungo una linea." Derivava dal proto-germanico *langitho, un sostantivo astratto da *langaz, che significava "lungo" (la radice è l'antico inglese lang; per approfondire, vedi long (aggettivo)). Aggiungendo il suffisso astratto *-itho (consulta -th (2)), si otteneva il termine. È imparentato con l'antico norreno lengd, l'antico frisone lengethe e l'olandese lengte.

Il significato figurato di "la distanza che si percorre, il limite a cui qualcosa è portato" è attestato a partire dagli anni '90 del 1600. L'espressione at length, che significa "nella sua interezza," risale circa al 1500. Nel 1903, è stata usata per indicare "la lunghezza di una piscina." Dall'idea di "un pezzo o una porzione dell'estensione di qualcosa" deriva anche il gergo teatrale, dove indica "una porzione di 42 versi del copione di un attore" (1736), e il significato sportivo che descrive "la lunghezza di un cavallo, di un'auto, ecc. in una corsa," utilizzato come unità di misura (anni '50 del 1600).

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " lengthy "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "lengthy"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of lengthy

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità