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Significato di nerdy

strano; goffo; appassionato di argomenti specifici

Etimologia e Storia di nerdy

nerdy(adj.)

1978, da nerd + -y (2). Correlato: Nerdiness.

Voci correlate

anche nurd, 1951, "una persona priva di abilità sociali, senso della moda o entrambi" (Partridge Dictionary of Slang). Slang studentesco degli Stati Uniti, probabilmente un'alterazione dello slang degli anni '40 nert "persona stupida o folle," a sua volta un'alterazione di nut. La parola appare in un libro di Dr. Seuss del 1950 ("If I Ran the Zoo"), che potrebbe aver contribuito alla sua diffusione.

Alla fine degli anni '70-inizio degli anni '80 spesso con un senso dispregiativo di "persona che non usa droghe o non partecipa alle feste." Dal 1984 circa considerato grosso modo sinonimo di geek.

[…] in The New Yorker […] writer John Seabrook correctly observed, “To people who are unfamiliar with computers, [Bill] Gates is just a nerd.” Rather than further observe correctly that to most people familiar with computers, Gates was an even bigger nerd, Seabrook then made an astounding statement, one that threatened to upset time-honored social hierarchies from corporate softball teams to kindergarten cloakrooms. “Actually,” Seabrook wrote, “Gates probably represents the end of the word ‘nerd’ as we know it.”
While Gates probably does represent the end of the word nerd as we know it — in Webster’s Eleventh it will be replaced by the word gates — he’s hardly the salvation of the geeks. He’s a billionaire, and that’s certainly cool, but that doesn’t make him cool, especially him minus 6.2 billion dollars.
[Larry Doyle, "Geek Chic," New York Magazine, June 13, 1994.]
[…] in The New Yorker […] lo scrittore John Seabrook osservò correttamente, “Per le persone poco familiari con i computer, [Bill] Gates è solo un nerd.” Anziché osservare ulteriormente correttamente che per la maggior parte delle persone familiari con i computer, Gates era un nerd ancora più grande, Seabrook fece poi un'affermazione sorprendente, una che minacciava di sovvertire le gerarchie sociali consolidate dalle squadre aziendali di softball ai ripostigli dei giardini d'infanzia. “In realtà,” scrisse Seabrook, “Gates probabilmente rappresenta la fine della parola ‘nerd’ così come la conosciamo.”
Mentre Gates probabilmente rappresenta la fine della parola nerd così come la conosciamo — in Webster’s Eleventhgates — non è certo la salvezza dei geek. È un miliardario, e questo è sicuramente cool, ma non lo rende lui cool, soprattutto lui senza 6,2 miliardi di dollari.
[Larry Doyle, "Geek Chic," New York Magazine, 13 giugno 1994.]

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of nerdy

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