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Significato di pallid

pallido; sbiadito; privo di colore

Etimologia e Storia di pallid

pallid(adj.)

"privo di colore, pallido, smorto," 1580s, dal latino pallidus "pallido, incolore," derivato dalla radice di pallere "essere pallido" (dalla radice PIE *pel- (1) "pallido"). È un doppio di pale (aggettivo), e confronta pallor. Correlato: Pallidly; pallidness.

Voci correlate

All'inizio del XIV secolo, il termine si riferiva alla pelle o al colorito umano, descrivendo un aspetto "biancastro, privo di sangue, pallido." Derivava dall'antico francese paile, che significava "pallido, di colore chiaro" (XII secolo, in francese moderno pâle), e risaliva al latino pallidus, che indicava "pallido, smorto, privo di colore." Questo, a sua volta, proveniva dal verbo pallere, che significava "essere pallido, diventare pallido," radicandosi nella radice proto-indoeuropea *pel- (1), che esprimeva l'idea di "pallore." Il termine Pallid è un doppione, derivato da questa stessa radice.

Dal metà del XIV secolo, il termine ha iniziato a descrivere i colori, indicando "mancanza di intensità cromatica, tendente al bianco." Verso la fine del XIV secolo, è stato usato anche per oggetti o sostanze non umane, come liquori e simili. L'uso figurato è emerso anch'esso alla fine del XIV secolo. Termini correlati includono Palely, palish e paleness. Il termine Paleface, che si pensava potesse tradurre una tipica espressione di un nativo americano per "europeo," è attestato dal 1822 nell'inglese americano.

Intorno al 1400, pallour, che significa "paleness, dullness," deriva dal francese antico palor, che si traduce in "paleness, whiteness" (XII secolo), e proviene direttamente dal latino pallor, a sua volta da pallere, che significa "essere pallido, diventare pallido." Questo termine è legato a pallus, che significa "di colore scuro, bruno," e affonda le radici nella radice protoindoeuropea *pel- (1), che indica "pale."

[P]aleness in the Mediterranean is not so much the lack of color as a sickly, yellowish, sallow complexion, compared here to the hue of a gilded bronze statue. Sappho compared it to the color of dead grass. [Daniel H. Garrison, note on pallidor in poem 81 in "The Student's Catullus, 2nd ed., 1995]
La paleness nel Mediterraneo non è tanto la mancanza di colore, quanto piuttosto un incarnato malaticcio, giallastro e sordido, paragonato qui al tono di una statua di bronzo dorato. Saffo lo confrontava con il colore dell'erba morta. [Daniel H. Garrison, nota su pallidor nel poema 81 in "The Student's Catullus, 2nd ed., 1995]

La radice protoindoeuropea significa "pallido."

Potrebbe costituire tutto o parte di: appall; falcon; fallow (aggettivo) "giallo pallido, giallo bruno;" Fauvist; Lloyd; pale (aggettivo); pallid; pallor; palomino; Peloponnesus; polio; poliomyelitis.

Potrebbe anche essere la fonte di: sanscrito palitah "grigio," panduh "biancastro, pallido;" greco pelios "livido, scuro;" polios "grigio" (di capelli, lupi, onde); latino pallere "essere pallido," pallidus "pallido, smorto, senza colore;" antico slavo ecclesiastico plavu, lituano palvas "giallastro;" gallese llwyd "grigio;" antico inglese fealo, fealu "colore opaco, giallo, marrone." Forma anche la radice delle parole per "colomba" in greco (peleia), latino (palumbes) e antico prussiano (poalis).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of pallid

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