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Significato di snowy

coperto di neve; abbondante di neve

Etimologia e Storia di snowy

snowy(adj.)

"abbondante di neve o coperto di neve," inglese medio snoui, dall'inglese antico snawig; vedi snow (sostantivo) + -y (2). Correlato: Snowiness. Formazione simile in basso tedesco medio sneig, alto tedesco antico snewac, tedesco schneeig, norreno antico snæugr, svedese snögig, danese sneig.

Voci correlate

In medio inglese snou, derivante dall'antico inglese snaw, che significa "neve, ciò che cade come neve; una caduta di neve; una tormenta di neve." Le sue radici affondano nel proto-germanico *snaiwaz, che ha dato origine anche all'antico sassone e all'antico alto tedesco sneo, all'antico frisone e al medio basso tedesco sne, al medio olandese snee, all'olandese sneeuw, al tedesco Schnee, all'antico norreno snjor e al gotico snaiws, tutti con il significato di "neve." La radice proto-indoeuropea è *sniegwh-, che significa "neve; nevicare." Da essa derivano anche parole come il greco nipha, il latino nix (genitivo nivis), l'antico irlandese snechta, l'irlandese sneachd, il gallese nyf, il lituano sniegas, l'antico prussiano snaygis, il vecchio slavo ecclesiastico snegu, il russo snieg' e lo slovacco sneh, tutti traducibili come "neve." In sanscrito, il termine snihyati ha assunto il significato di "si bagna."

Come slang per "cocaina," è attestato a partire dal 1914.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of snowy

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