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Significato di spongy

morbido; elastico; poroso

Etimologia e Storia di spongy

spongy(adj.)

"morbido, elastico," 1530s, in riferimento a tessuti morbosi, derivato da sponge (sostantivo) + -y (2). Riferito a materiali duri (specialmente ossa) "aperto, poroso," 1590s. Correlato: Sponginess. In inglese medio si usava spongious "simile a una spugna" (fine del XIV secolo), dal latino.

Voci correlate

In antico inglese sponge, spunge, indicava "la parte assorbente e porosa di alcuni organismi acquatici". Derivava dal latino spongia, che significava "una spugna" e si riferiva anche "all'animale marino da cui si ottiene la spugna". Questo termine latino proveniva dal greco spongia, collegato a spongos, la cui origine è sconosciuta. Beekes lo definisce "un antico Wanderwort", suggerendo che potrebbe essere un prestito da una lingua non indoeuropea, entrato in greco, latino e armeno in una forma simile a *sphong- [de Vaan]. Da qui, il latino ha dato origine all'antico sassone spunsia, al medio olandese spongie, all'antico francese esponge, allo spagnolo esponja e all'italiano spugna.

In inglese, il termine è stato usato per riferirsi all'animale marino a partire dagli anni '30 del 1500; per descrivere qualsiasi sostanza simile a una spugna è attestato intorno al 1600. L'uso figurato per indicare chi assorbe senza discriminazione risale anch'esso a circa il 1600. Il significato "chi vive in modo persistente e parassitario alle spalle degli altri" appare nel 1838 (si veda il verbo e sponger).

Espressioni come throw in the sponge, che significa "rinunciare, arrendersi" (1860), provengono dal mondo della boxe, dove si riferiscono alle spugne usate per pulire i volti dei combattenti tra un round e l'altro (si confronti con il successivo throw in the towel). Sponge-cake, un dolce leggero e soffice, è attestato nel 1801, così chiamato per la sua consistenza.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " spongy "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of spongy

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