Pubblicità

Significato di sticky

appiccicoso; adesivo; appiccicato

Etimologia e Storia di sticky

sticky(adj.)

Nel 1727, il termine è stato usato per descrivere qualcosa di "adesivo, incline a attaccarsi, che ha la proprietà di aderire a una superficie," derivando da stick (verbo) + -y (2). Un termine in inglese antico per questo concetto era clibbor.

È attestato nel 1864 con il significato di "sentimentale." Riguardo al clima, è stato usato per descrivere qualcosa di "caldo e umido" a partire dal 1895; per situazioni difficili, è comparso nel 1915. Sticky wicket è del 1952, proveniente dal gergo britannico, specificamente dal cricket, e si riferisce alla superficie che diventa molle quando bagnata. Altri termini correlati includono Stickily e stickiness. Il significato di "simile a uno stecco" risale agli anni '70 del 1500 ed è derivato da stick (sostantivo).

Voci correlate

In medio inglese stiken, derivato dall'antico inglese stician, che significa "pungere o trafiggere, colpire con un'arma; infilzare; pungolare". Aveva anche il significato di "rimanere conficcato, restare fisso, essere bloccato". Questo proviene dal proto-germanico *stekanan, che significava "pungere, trafiggere, essere affilato". Da qui derivano anche parole in antico sassone (stekan), antico frisone (steka), olandese (stecken), antico alto tedesco (stehhan) e tedesco moderno (stechen), tutte con il significato di "trafiggere, pungere".

Si ricostruisce che derivi dalla radice indoeuropea *steig-, che significa "attaccare, conficcare; appuntito". Questa radice è all'origine di parole latine come instigare ("pungolare, incitare") e instinguere ("spingere, incitare"), greche come stizein ("pungere, trafiggere") e stigma ("segno lasciato da uno strumento appuntito"), persiane antiche come tigra- ("affilato, appuntito"), avestiche come tighri- ("freccia"), lituane come stingu, stigti ("rimanere in un luogo") e russe come stegati ("quiltare").

Gli etimologi hanno cercato di collegare questa radice a *stegh-, la radice protoindoeuropea ricostruita per sting, ma Boutkan (2005) ha osservato che questo tentativo presenta "problemi formali" e che la relazione "rimane poco chiara".

In senso ampio, il significato era "mettere qualcosa in un luogo dove rimarrà", con o senza l'idea di penetrazione. Da qui il senso figurato di "rimanere impresso nella mente" (circa 1300). Il significato di "perseverare in un'azione, insistere" si sviluppa a metà del XV secolo. L'uso transitivo di "fissare qualcosa in un luogo" è attestato dalla fine del XIII secolo. Correlati: Stuck (bloccato); sticking (fissato).

Il phrasal verb stick out, che significa "sporgere, protrudere", è documentato a partire dagli anni '60 del XVI secolo. Lo slang stick around, che significa "restare", risale al 1912. L'espressione stick it, usata come consiglio scortese, appare nel 1922. Il termine Sticking point, che indica un punto oltre il quale non si è disposti a procedere, è attestato dal 1956. Sticking-place, il luogo dove qualsiasi cosa venga posata rimarrà, risale agli anni '70 del XVI secolo; l'uso moderno è generalmente un'eco di Shakespeare.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " sticky "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "sticky"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of sticky

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità