Pubblicità

Significato di vixen

volpe femmina; donna astuta; seduttrice

Etimologia e Storia di vixen

vixen(n.)

"volpe femmina," Medio Inglese fixen, anche foxen; dall'Inglese Antico *fyxen, femminile di fox (vedi fox (n.) e confronta con il Medio Alto Tedesco vühsinne, Tedesco füchsin).

È l'unica sopravvivenza in inglese del suffisso femminile germanico -en, -in, forse confermata dall'identità con l'aggettivo dell'Inglese Antico fyxan "della volpe."

Il significato figurato di "donna di cattivo umore" è attestato dagli anni 1570. Il cambiamento di ortografia da -f- a -v- è iniziato alla fine del 1500 (vedi V). Correlati: Vixenish; vixenly. Per il suffisso femminile dell'Inglese Antico -en, confronta gyden "dea"; mynecen "suora" da munuc "monaco"; wlyfen "lupo femmina" (Medio Inglese wolfen).

Voci correlate

In antico inglese, fox significa "volpe" ed deriva dal proto-germanico *fuhsaz, che ha cognati in antico sassone vohs, medio olandese e olandese vos, alto tedesco antico fuhs, tedesco Fuchs, norreno foa e gotico fauho. La radice proto-germanica *fuh- proviene dal proto-indoeuropeo *puk-, che significa "coda" (da cui anche il sanscrito puccha- "coda").

La coda folta della volpe ha ispirato anche i nomi per "volpe" in gallese (llwynog, da llwyn "cespuglio"), spagnolo (raposa, da rabo "coda") e lituano (uodegis, da uodega "coda"). L'estensione metaforica a "persona astuta" è attestata nella tarda lingua inglese antica. Il significato di "donna sessualmente attraente" risale agli anni '40 del Novecento, ma foxy in questo senso è documentato già dal 1895. Un fox-tail, ovvero una coda di volpe, era anticamente uno dei simboli di un buffone (fine del XIV secolo).

Una traduzione tardiva in antico inglese della Medicina de Quadrupedibus di Sesto Placidus consiglia, per le donne "che soffrono di disturbi interni, di preparare un unguento con gli arti di volpe e il suo grasso, usando olio vecchio e catrame; applicarlo nei luoghi femminili; rapidamente guarisce i disturbi." Raccomanda anche, per un rapporto sessuale senza irritazioni, "di appendere all'braccio l'estremità della coda di una volpe." Si credeva che strofinare i testicoli di una volpe sulle verruche fosse un modo per liberarsene.

Come carattere alfabetico, la forma più antica di -U-, e le due lettere sono state usate in modo intercambiabile attraverso il Medio Inglese, con una preferenza per v- come lettera iniziale (vnder, vain, ecc.) e -u- altrove (full, euer, ecc.).

La distinzione tra identità consonantiche e vocaliche fu stabilita in inglese entro il 1630, sotto l'influenza dei tipografi continentali, ma nel XIX secolo alcuni dizionari e altri cataloghi a volte mescolavano le parole U e V come una serie unica, come facevano anche con I e J.

Nessuna parola anglosassone nativa inizia con v- tranne quelle (vane, vat, vixen) alterate dall'abitudine del sud-ovest dell'Inghilterra di sostituire la f- iniziale con v- (e la s- iniziale con z-). La confusione tra -v- e -w- fu anche una caratteristica degli accenti cockney del XVI secolo.

Come numero romano, "cinque;" prima dell'introduzione dei numeri arabi, V era usato nel Medio Inglese per rappresentare il numero ordinale 5. Di oggetti o disposizioni a forma di V, dal 1832: V-eight come tipo di motore è registrato dal 1929 (V-engine è attestato dal 1909), così chiamato per la disposizione. V-neck negli abiti è attestato dal 1879.

Mr. D.—"Is that your new dress?"
Mrs. D.—"Yes. It is right in style. How do you like it?"
Mr. D—"Seems to me the neck is fearfully low."
Mrs. D.—"Oh, that is all right. It is the very latest cut. That is called a V neck."
Mr. D—"Indeed! I should call it a C neck."
[Vermont Sentry, Feb. 7, 1884]
Mr. D.—"È quello il tuo nuovo vestito?"
Mrs. D.—"Sì. È proprio alla moda. Come ti sembra?"
Mr. D—"Mi sembra che il collo sia terribilmente basso."
Mrs. D.—"Oh, va tutto bene. È il taglio più recente. Si chiama collo a V."
Mr. D—"Davvero! Io lo chiamerei collo a C."
[Vermont Sentry, 7 febbraio 1884]

Nei sistemi di armi a razzo tedeschi della Seconda Guerra Mondiale, stava per Vergeltungswaffe "arma di rappresaglia."

Il segno della mano V per "vittoria" fu concepito nel gennaio 1941 dal politico belga e leader della resistenza Victor de Laveleye, per significare la vittoria francese victoire e la libertà fiamminga vrijheid ("libertà"). Fu trasmesso in Europa da Radio België/Radio Belgique e popolarizzato dalla BBC entro giugno 1941, da quel momento divenne un gesto universale alleato.

    Pubblicità

    Tendenze di " vixen "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "vixen"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of vixen

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità