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Significato di creepy

inquietante; che provoca brividi

Etimologia e Storia di creepy

creepy(adj.)

Nel 1794, il termine è stato coniato per descrivere qualcosa "caratterizzato da un movimento strisciante," derivando da creep e -y (2). L'accezione di "provocare una sensazione di formicolio sulla pelle" risale al 1831, mentre il significato principale moderno, ovvero "che provoca tale sensazione," è attestato dal 1858. Il sostantivo creepy-crawly, che indica "un insetto o un animale strisciante," appare anch'esso nel 1858.

Voci correlate

Il termine inglese antico creopan, che significa "muovere il corpo vicino o lungo il terreno come fa un rettile o un insetto" (verbo forte di classe II; passato creap, participio passato cropen), deriva dal proto-germanico *kreupanan. Questo è all'origine anche del frisone antico kriapa, dell'olandese medio crupen e del norreno krjupa, tutti con il significato di "strisciare". Potrebbe derivare da una radice indoeuropea *g(e)r-, che significa "curvo" [Watkins].

Intorno al 1300, il termine ha cominciato a essere usato nel senso di "muoversi segretamente o per sfuggire alla rilevazione", oltre a "muoversi lentamente, debolmente o con timore". A partire dagli anni '70 del 1800, è stato utilizzato anche per descrivere i movimenti impercettibili di oggetti come il suolo o i binari ferroviari. Correlati: Crept; creeping.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of creepy

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