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Significato di number

numero; quantità; conteggio

Etimologia e Storia di number

number(n.)

Intorno al 1300, il termine indicava "somma, aggregato di una collezione," derivando dall'anglo-francese noumbre, dall'antico francese nombre e direttamente dal latino numerus, che significa "numero, quantità." La radice indoeuropea è *nem-, che significa "assegnare, destinare; prendere."

Il significato di "simbolo o figura scritta di valore aritmetico" si afferma verso la fine del XIV secolo. Quello di "singolo numero di una rivista" risale al 1795. L'uso colloquiale per indicare "una persona o una cosa" appare nel 1894. Il significato di "combinazione telefonica per raggiungere un particolare ricevitore" è documentato dal 1879, da cui deriva wrong number (1886).

Il senso di "selezione musicale" (1885) proviene dai programmi teatrali popolari, dove gli atti erano contrassegnati da un numero. In precedenza, numbers indicava "suono o espressione metrica, espressione misurata o armonica" (fine XV secolo) e, a partire dagli anni '80 del Cinquecento, "metrica poetica, poesia, verso."

Number one nel senso di "se stesso" compare nel 1704 (la forma ironica italiana numero uno è attestata dal 1973). Il Book of Numbers biblico (circa 1400, latino Numeri, greco Arithmoi) prende il nome dal fatto che inizia con un censimento degli Israeliti. Lo slang infantile number one e number two per "urinare" e "defecare" è attestato dal 1902. Number cruncher risale al 1966, inizialmente riferito a macchine, e dal 1971 a persone.

Esprimere get o have (someone's) number nel senso di "aver capito qualcuno" è documentato dal 1853. Dire che one's number is up (1806) significa "il momento è giunto" e fa riferimento ai numeri in una lotteria, un reclutamento, ecc. The numbers per "lotteria clandestina" è attestato dal 1897, in inglese americano. L'espressione Do a number on compare nel 1969, ma il significato esatto rimane poco chiaro; all'inizio degli anni '70 può significare "manipolare emotivamente" (1970), "danneggiare o ferire" (1975) o "assassinare, uccidere" (1971). Nel libro del 1972 di slang gay The Queen's Vernacular si afferma che sia sinonimo di game, così come di trick nei contesti di prostituzione e magia, definendolo come "il proprio numero, atto, schtick; azioni artificiose usate per attirare l'attenzione." L'immagine evocata potrebbe essere quella di una routine di canto e ballo, il che, se confermato, suggerirebbe un legame con il significato di "selezione musicale."

number(v.)

Attorno al 1300, il verbo significava "contare" ed era preso dall'antico francese nombrer, che significa appunto "contare, calcolare." Questo a sua volta derivava da nombre (sostantivo), che significa "numero" (puoi vedere number (n.) per ulteriori dettagli). L'uso del verbo nel senso di "assegnare un numero distintivo" è comparso verso la fine del XIV secolo, mentre il significato di "determinare il numero di" è attestato all'inizio del XV secolo. Tra i termini correlati troviamo Numbered e numbering.

Voci correlate

Intorno al 1200, deriva dall'inglese antico gamen, che significa "gioia, divertimento; gioco, svago." È una parola comune nelle lingue germaniche, con cognati come l'antico frisone game ("gioia, allegria"), l'antico norreno gaman ("gioco, sport; piacere, divertimento"), l'antico sassone gaman, l'antico alto tedesco gaman ("sport, allegria"), il danese gamen e il svedese gamman ("allegria"). Si dice che sia identico al gotico gaman, che significa "partecipazione, comunione," e deriva dal proto-germanico *ga-, un prefisso collettivo, e *mann, che significa "persona," dando l'idea di "persone insieme."

Il -en finale è scomparso, probabilmente perché confuso con un suffisso. Il significato di "competizione per il successo o la superiorità giocata secondo regole" appare per la prima volta intorno al 1200, riferito a competizioni atletiche, scacchi e backgammon. In particolare, nel 1300 indica "lo sport della caccia, pesca, falconeria o cattura di uccelli," e quindi "animali selvatici catturati per divertimento" (sempre circa 1300), che è il game di fair game (vedi sotto fair (agg.)), e anche gamey. Il significato di "numero di punti necessari per vincere un gioco" risale al 1830. Game plan appare nel 1941, preso dal football americano, mentre game show è attestato per la prima volta nel 1961.

All'inizio del XV secolo, il termine indicava "un inganno, una furbata, un congegno astuto o fraudolento." Derivava dall'antico francese settentrionale trique, che significava "un inganno, una tradimento, una frode," e si collegava a trikier, ovvero "ingannare, imbrogliare," variante di trichier, "imbrogliare, ingannare." L'origine di questa parola rimane incerta.

Il Dizionario di Oxford (OED, 1989) cita studiosi di francese che la riconducono al latino volgare *triccare, derivato dal latino tricari, che significa "essere evasivo, tergiversare." Questo, a sua volta, proveniva da tricæ, che indicava "futilità, sciocchezze, un groviglio di difficoltà" (come in extricate, intricate), ma anche l'etimologia di queste parole rimane incerta.

Altri studiosi suggeriscono un'origine o un'influenza dal medio olandese, collegando il termine francese a trek, che significa "una tirata, uno strattone," usato in un senso secondario per indicare "un trucco." Si può anche confrontare con trigger, poiché i loro significati si sono intrecciati e le forme confuse nel tempo.

Negli anni '70 del '500, il termine era usato per indicare "un congegno ingegnoso o un espediente." La definizione di "uno scherzo birichino" appare negli anni '80 dello stesso secolo. In passato, era anche usato per descrivere "un piccolo oggetto, un giocattolo, un soprammobile" (anni '50). L'espressione play tricks si afferma negli anni '50, mentre in precedenza si usava spesso put tricks (anni '20).

Nel contesto dei giochi di carte, il termine indicava "le carte giocate collettivamente in un turno," già negli anni '90 del '500 (prendere queste carte spesso determinava il vincitore della partita). Da qui, probabilmente, deriva l'espressione miss a trick, che significa "non cogliere un'opportunità" (1889, probabilmente estesa dal gioco del whist, dove è attestata dal 1872).

Attestato intorno al 1600, il termine indicava "un'abilità o un'esibizione di destrezza per sorprendere o divertire." Il significato di "arte di fare qualcosa" si afferma negli anni '10 del '600. L'espressione old tricks, che si riferisce a "cattive abitudini," appare negli anni '80 dello stesso secolo. Tricks of the trade, che indica "espedienti, artifici e stratagemmi di un mestiere o di un'attività," è attestata nel 1895. Il saluto gergale how's tricks? compare nel 1882. L'espressione do the trick, che significa "raggiungere il proprio scopo," è attestata nel gergo nel 1812.

Trick-or-treat, il gioco di bambini durante Halloween, è documentato dal 1927 in Canada. Trick question, una domanda progettata per ingannare o per ottenere più informazioni di quelle richieste, risale al 1907. Si può anche confrontare con hat trick.

Il significato di "cliente di una prostituta" è attestato per la prima volta nel 1915; in precedenza, nel gergo statunitense, indicava "una rapina" (dal 1865).

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Tendenze di " number "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of number

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