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Significato di pouty

scontroso; musone; imbronciato

Etimologia e Storia di pouty

pouty(adj.)

"incline a fare il broncio; scontroso, petulante," 1833, da pout + -y (2). Correlato: Poutiness. Un aggettivo precedente era pouting (anni 1560).

Voci correlate

"spingere fuori le labbra, come in un atteggiamento di scontrosità o dispiacere," metà del 14° secolo, di origine incerta, forse proveniente dallo scandinavo (si confronti il dialettale svedese puta "essere gonfio"), o dal frisone (si confronti l'est Frisiano püt "sacco, gonfiore," il basso tedesco puddig "gonfio"); collegato attraverso l'idea di "gonfiore" all'inglese antico ælepute "pesce con parti gonfie," all'inglese moderno pout come nome di pesce, e al medio olandese puyt, fiammingo puut "rana," tutti derivati da una radice imitative ipotetica del PIE *beu- che suggerisce "gonfiore" (si veda bull (n.2)). Si confronti anche il francese bouder "fare il muso," presumibilmente anch'esso imitative (e fonte di boudoir). Correlati: Pouted; pouting.

Come sostantivo a partire dagli anni '90 del 1500; "una protuberanza delle labbra come nel fare il muso; un accesso di scontrosità o dispiacere."

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " pouty "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of pouty

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