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Significato di shaggy

ispido; arruffato; peloso

Etimologia e Storia di shaggy

shaggy(adj.)

"disordinato; con capelli lunghi, ruvidi e ispidi," 1580 circa, derivato da shag (sostantivo) + -y (2). Correlati: Shaggily; shagginess. In precedenza si usava shagged, dall'inglese antico sceacgede "peloso;" confronta con l'antico norreno skeggjaðr, danese skægget "barbuto." Il shaggy-dog story, un tipo di barzelletta assurda inserita in una storia lunga e noiosa, è attestato dal 1943 ed è stato di moda a metà degli anni '40. L'origine dell'espressione potrebbe risalire al vaudeville; l'esempio originale più citato racconta di un inglese che offre una ricompensa per un cane da pastore perduto, un americano intraprendente che, con grande difficoltà, riesce a trovarlo e gli offre un cane da pastore che sostiene essere quello, e la sua risposta secca: "Non è quel cane." Ma la storia sembra non essere più antica dell'espressione stessa.

Voci correlate

Negli anni '90 del 1500, si riferiva a un tessuto con un pelo di velluto su un lato. Potrebbe derivare dall'inglese antico sceacga, che significa "capelli o lana ruvidi e aggrovigliati," anche se sembra mancare nella lingua medio-inglese. La parola inglese antica proviene dal proto-germanico *skagjan, che è anche all'origine dell'antico norreno skegg e dello svedese skägg, entrambi significanti "barba." Potrebbe essere collegata anche all'alto tedesco antico scahho, che significa "promontorio," e all'antico norreno skagi, che indica "un capo, una punta di terra," suggerendo un'idea di "sporgere" o "proiettarsi." Si può anche confrontare con shaw (sostantivo).

Il significato di "capelli o lana ruvidi e aggrovigliati" risale circa al 1600. Riguardo a un tipo di tabacco forte tagliato in sottili strisce, è attestato dal 1789; per tappeti, moquette e simili realizzati con tessuti a pelo lungo, la data è dal 1946.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of shaggy

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