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Significato di slinky

morbido; sinuoso; flessibile

Etimologia e Storia di slinky

slinky(adj.)

"sinuosa e snella," riferito a donne o vestiti, 1921, da slink + -y (2). Correlati: Slinkily; slinkiness.

Usi precedenti significavano "magro; esile; flaccido" (Century Dictionary 1895). Slinking (aggettivo) "che si muove in modo furtivo" è attestato dal 1840, e slink è documentato dagli anni '70 del 1600 come aggettivo, "sottile, snello, magro; affamato e denutrito," riferito a bestiame, ecc.

Come nome commerciale (con maiuscola da S-) per una molla a spirale venduta come giocattolo, 1948, da James Industries Inc., Philadelphia, Stati Uniti.

Voci correlate

Il termine medio inglese slinken deriva dall'antico inglese slincan, che significa "strisciare, strisciare" (riferito a rettili). La sua origine è nel proto-germanico *slinkan, che ha dato vita anche all'antico alto tedesco slihhan, al tedesco schleichen ("strisciare, muoversi furtivamente"), allo svedese slinka ("scivolare") e al fiammingo slinken ("ritirarsi, appassire"). È legato anche all'origine di sling (verbo).

Quando si riferisce a persone o altri animali, il termine indica l'azione di "muoversi furtivamente o silenziosamente" (spesso usato con off o away), attestato a partire dalla fine del XIV secolo. Le forme correlate includono Slinked, slinker e slinking. Come sostantivo, per indicare "una persona furtiva", è documentato già nel 1824.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of slinky

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