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Significato di stormy

tempestoso; turbolento; agitato

Etimologia e Storia di stormy

stormy(adj.)

All'inizio del 14° secolo, il termine stormi si riferiva a qualcosa "caratterizzato da tempo violento." Proveniva dal tardo inglese antico storemig (12° secolo), derivato da storm (sostantivo) + -y (seconda forma). L'uso figurato si sviluppò a metà del 14° secolo, riferendosi a persone o eventi, con il significato di "turbulento, agitatore, caratterizzato da disturbi o conflitti violenti." Termini correlati includono Stormily e storminess. In inglese medio esisteva anche stormish, riferito a persone, con il significato di "capriccioso, soggetto a cambiamenti, incostante" (metà del 15° secolo).

Voci correlate

In antico inglese, storm significava "tempesta, perturbazione violenta dell'atmosfera," spesso accompagnata da venti forti, pioggia, ecc.; ma anche "assalto, attacco; tumulto; disturbo." Derivava dal proto-germanico *sturmaz, che è all'origine anche dell'antico norreno stormr, dell'antico sassone, del medio basso tedesco, del medio olandese, dell'olandese storm, e dell'antico alto tedesco sturm, fino al tedesco moderno Sturm.

Si pensa che derivi dalla lingua proto-indoeuropea *stur-mo-, che a sua volta proviene dalla radice *(s)twer- (1), che significa "girare, vorticoso." L'antico francese estour ("assalto, tumulto") e l'italiano stormo ("una lotta") sono parole derivate dai germanici. Si può anche confrontare con stour (sostantivo).

I significati figurati iniziano a comparire verso la fine dell'antico inglese, dove si riferiscono a "disturbi, convulsioni" nella vita civile, politica, sociale o domestica. Sempre in quest'epoca, si usa anche per descrivere il "volo tumultuoso o la discesa di oggetti lanciati." Il significato figurato di "irruzione tumultuosa" (di lacrime, indignazione, ecc.) emerge attorno al 1600.

Espressioni come take (something) by storm (anni '80 del 1600) nascono in ambito militare (per ulteriori dettagli, vedi storm (verbo)). L'espressione colloquiale americana _______ up a storm, che significa compiere un'azione con energia violenta o veemente, risale al 1946.

Storm-wind, che indica "vento di tempesta," è attestato dal 1798. Storm-door, cioè "porta esterna o aggiuntiva per proteggere dalle intemperie," compare nel 1872; storm-window con un significato simile è documentato dal 1824. Storm-cellar, rifugio per proteggersi dalle tempeste violente, è attestato nel 1929, in inglese americano. Storm-water, che significa "acqua di tempesta," risale al 1847; il termine costiero storm-surge è documentato dal 1872.

Storm-tossed (aggettivo) compare negli anni '10 del 1600. Storm-bird, usato per indicare il petrello, è attestato nel 1752. Storm-cloud, che descrive una nuvola che porta o minaccia una tempesta, è documentato nel 1822.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of stormy

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