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Significato di woodsy

boscoso; caratteristico del bosco; legato ai boschi

Etimologia e Storia di woodsy

woodsy(adj.)

"che appartiene a, è associato a, o è caratteristico dei boschi," 1848, inglese americano, da woods (vedi wood (n.)) + -y (2).

Voci correlate

In antico inglese wudu, in precedenza widu, significava "albero, alberi collettivamente, foresta, bosco; la sostanza di cui sono fatti quegli alberi." Deriva dal proto-germanico *widu-, a sua volta dal proto-indoeuropeo *widhu-, che significa "albero, legno." Questa radice è all'origine anche di parole in gallese come gwydd ("alberi"), in gaelico fiodh- ("legno, legname") e in antico irlandese fid ("albero, legno"). Tra i cognati germanici troviamo l'antico norreno viðr, il danese e svedese ved ("albero, legno") e l'antico alto tedesco witu ("legno").

A volte, nell'antico inglese, veniva usato in modo generico per indicare il "selvatico," in contrapposizione a "domestico." Esempi includono wudubucca ("capra selvatica"), wudufugol ("uccello selvatico"), wudurose ("rosa selvatica"), wudu-honig ("miele selvatico") e wudu-æppel ("melo selvatico"). Questo uso potrebbe riflettere le fitte foreste che ricoprivano gran parte dell'antica Inghilterra, proprio al di là delle aree coltivate.

Il termine è stato usato per indicare "blocchi di legno per stampa," in contrapposizione ai caratteri metallici, a partire dal 1839. Nelle prime pagine dei giornali, dove venivano utilizzati caratteri di dimensioni molto grandi per i titoli, è diventato un modo abbreviato per riferirsi a "titolo in piombo," come nel caso di "Japan Surrenders."

Come aggettivo, per indicare "fatto di legno, ligneo," è attestato a partire dagli anni '30 del 1500.

Out of the woods, usato in senso figurato per dire "al sicuro," risale al 1792.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " woodsy "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of woodsy

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