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Significato di absolution

perdono; assoluzione; liberazione

Etimologia e Storia di absolution

absolution(n.)

Il termine "remissione, perdono" risale circa al 1200 ed è derivato dal francese antico absolucion, in precedenza assolucion. La sua origine latina è absolutionem (al nominativo absolutio), che significa "completamento, assoluzione." Si tratta di un sostantivo d'azione derivato dalla radice del participio passato di absolvere, che significa "liberare, sciogliere, assolvere." Questo verbo è composto da ab, che indica "da, lontano da" (vedi ab-), e solvere, che significa "sciogliere, dissolvere; disfare, liberare; licenziare." La sua radice protoindoeuropea è *se-lu-, proveniente dal pronome riflessivo *s(w)e- (vedi idiom) e dalla radice *leu-, che significa "sciogliere, dividere, tagliare." Inizialmente usato per riferirsi ai peccati, è entrato in uso generale intorno al 1400.

absolution

Voci correlate

Nell'1580, il termine indicava una "forma di espressione peculiare a un popolo o a un luogo." Solo negli anni '20 del Seicento ha assunto il significato di "frase o espressione caratteristica di una lingua." La parola deriva dal francese idiome (XVI secolo) e, tramite il latino tardo idioma, che significa "una peculiarità linguistica."

Le origini si trovano nel greco idiōma, che significa "peculiarità" o "fraseologia particolare." Fowler osserva che "una manifestazione del peculiare" è "la traduzione più vicina del termine greco." Questo deriva da idioumai, che significa "appropriarsi," e da idios, che indica qualcosa di "personale" o "privato," in contrapposizione a dēmosios, che significa "pubblico." In sostanza, il termine si riferisce a ciò che è "particolare a sé stessi" o "proprio," in contrapposizione a allotrios.

Le radici affondano nel proto-indoeuropeo con *swed-yo-, una forma suffissata della radice *s(w)e-. Questa radice era un pronome di terza persona e riflessivo, usato per riferirsi al soggetto di una frase, ma anche per indicare il gruppo sociale del parlante, come in "(noi) stessi." Da qui derivano parole in diverse lingue, come il sanscrito svah, l'avestano hva-, il persiano antico huva che significano "proprio," e khva-data che vuol dire "signore," letteralmente "creato da sé." In greco, hos significa "lui," "lei," "esso." In latino, suescere significa "abituarsi," mentre sodalis è "compagno." In antico slavo ecclesiastico, svoji significa "suo," e svojaku è "parente." In gotico, swes indica "proprio," in antico norreno sik è "sé stesso," mentre in tedesco moderno si traduce con Sein. Infine, in antico irlandese, fein significa "sé," "sé stesso."

[G]rammar & idiom are independent categories; being applicable to the same material, they sometimes agree & sometimes disagree about particular specimens of it; the most can be said is that what is idiomatic is far more often grammatical than ungrammatical, but that is worth saying, because grammar & idiom are sometimes treated as incompatibles .... [Fowler]
[Fowler] osserva che grammatica e idiomatica sono categorie indipendenti. Sebbene possano applicarsi allo stesso materiale, a volte concordano e altre volte discordano su casi specifici. Si può dire che ciò che è idiomatico è molto più spesso grammaticale che non grammaticale, ma è importante sottolinearlo, poiché grammatica e idiomatica sono talvolta trattate come incompatibili .... [Fowler]

Il prefisso che stiamo esaminando significa "via, da, lontano," e indica disgiunzione, separazione e partenza. Deriva dal latino ab (preposizione) che si traduce con "via, lontano da," utilizzato sia in riferimento allo spazio che alla distanza, ma anche al tempo. Questo termine ha radici nell'antica lingua ricostruita del Proto-Indoeuropeo, *apo-, che significa "via, lontano" ed è alla base di parole in diverse lingue, come il greco apo ("via, lontano da, da"), il sanscrito apa ("lontano da"), il gotico af, l'inglese of, e off. Per ulteriori dettagli, consulta apo-.

In latino, il termine ab aveva anche altri significati, come "agenzia di," "fonte, origine," e "relazione con, in conseguenza di." Fin dai tempi antichi, si è soliti ridurre la forma a a- quando precede le consonanti -m-, -p-, o -v-. In genere, si mantiene la forma abs- prima delle consonanti -c-, -q-, o -t-.

La radice protoindoeuropea significa "allentare, dividere, tagliare."

Potrebbe costituire tutto o parte di: absolute; absolution; absolve; analysis; analytic; catalysis; catalyst; catalytic; dialysis; dissolve; electrolysis; electrolyte; forlorn; Hippolytus; hydrolysis; -less; loess; loose; lorn; lose; loss; Lysander; lysergic; lysis; -lysis; lyso-; lysol; lytic; -lytic; palsy; paralysis; pyrolusite; resolute; resolution; resolve; soluble; solute; solution; solve; solvent.

Potrebbe anche essere la fonte di: sanscrito lunati "taglia, taglia via," lavitram "falce;" greco lyein "allentare, sciogliere, allentare," lysus "un allentamento;" latino luere "sciogliere, liberare, espiare, redimere;" antico norreno lauss "libero, slegato, non gravato; vacante; dissoluto;" antico inglese losian "perdersi, andare perduto."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of absolution

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