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Significato di oncer

una persona che fa qualcosa solo una volta; chi non ripete un'azione; un occasionale

Etimologia e Storia di oncer

oncer(n.)

"colui che fa una particolare cosa solo una volta," 1895, da once + -er (1).

Voci correlate

“una sola volta; in un momento passato, un tempo fa”, attorno al 1200, anes, fondamentalmente una forma avverbiale di one con il genitivo avverbiale -s. La forma in antico inglese era æne, ma è stata sostituita o rimodellata per analogia con il genitivo singolare della forma dell’antico medio inglese di one e l’aggiunta comune di -es agli avverbi dell’epoca. L’ortografia è cambiata man mano che la pronuncia è passata da due sillabe a una dopo il 1300 circa; il -ce serve a mantenere la pronuncia aspirata -s- (si veda hence). Il cambiamento di pronuncia in “wuns” segue quello di one.

Come enfatico, con il significato di “una volta per tutte”, è attestato dal 1300 circa, ma nel moderno statunitense è una formazione dialettale tedesca della Pennsylvania. Il significato di “in un tempo passato” (ma non necessariamente solo una volta) risale alla metà del 1200.

Never once (“mai e poi mai”) è attestato all’inizio del 1200. Once in a while (“di tanto in tanto”) compare nel 1781. Once upon a time come inizio di una storia è registrato dagli anni ’90 del 1500, in precedenza once on a time (fine del 1400). At once originariamente (inizio del 1200) significava “simultaneamente”, in seguito “in un solo gruppo” (circa 1300), mantenendo il senso di “uno” nella parola; la frase appariva tipicamente come una sola parola, atones; il significato moderno di “immediatamente” è attestato dagli anni ’30 del 1500. Once and for all (“una volta per tutte”) risale al 1848, in precedenza once for all (fine del 1400).

Il suffisso inglese per i nomi agenti, che corrisponde al latino -or. Nei termini di origine nativa rappresenta l'antico inglese -ere (anche -are nell'antico Northumbrian), che significa "uomo che si occupa di qualcosa", derivato dal proto-germanico *-ari (cognati: tedesco -er, svedese -are, danese -ere), a sua volta proveniente dal proto-germanico *-arjoz. Alcuni sostengono che questa radice sia identica a, e forse un prestito dal, latino -arius (vedi -ary).

Di solito viene usato con parole germaniche native. Nei termini di origine latina, i verbi derivati dai participi passati dei verbi latini (inclusi la maggior parte dei verbi in -ate) di solito adottano la terminazione latina -or, così come i verbi latini che sono passati attraverso il francese (come governor); tuttavia, ci sono molte eccezioni (eraser, laborer, promoter, deserter; sailor, bachelor), alcune delle quali sono state adattate dal latino all'inglese nel tardo medioevo.

L'uso di -or e -ee nel linguaggio legale (come in lessor/lessee) per distinguere tra attori e destinatari dell'azione ha conferito al suffisso -or una sfumatura di professionalità, rendendolo utile nel raddoppiare parole che hanno sia un significato professionale che uno non professionale (come advisor/adviser, conductor/conducter, incubator/incubater, elevator/elevater).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of oncer

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