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Significato di prove

dimostrare; provare; testare

Etimologia e Storia di prove

prove(v.)

Attorno al 1200, prēven, pruven, proven significava "provare attraverso l'esperienza o un test, valutare, dimostrare nella pratica". Derivava dall'antico francese prover, pruver, che significava "mostrare, convincere, mettere alla prova" (XI secolo, in francese moderno prouver), a sua volta dal latino probare, che indicava "rendere valido, stimare, rappresentare come buono, rendere credibile, mostrare, dimostrare, testare, ispezionare, giudicare per prova" (da cui anche lo spagnolo probar, l'italiano probare e l'inglese probe). La radice latina probus significava "dignitoso, buono, retto, virtuoso".

Questa parola deriva dal proto-indoeuropeo *pro-bhwo-, che significava "essere davanti", composto da *pro-, forma estesa della radice *per- (1) che indicava "in avanti", quindi "davanti a", e dalla radice *bhu-, che significava "essere". Da qui derivano anche il latino fui ("sono stato"), futurus ("destinato a essere"), l'antico inglese beon ("essere") e si ricollega a be.

All'inizio del XIII secolo, il termine assunse il significato di "rendere certo, mettere fuori dubbio" e venne usato anche per "stabilire la validità o l'autenticità di un testamento, ecc.". Intorno al 1300, si diffuse il senso di "testare e trovare degno, virtuoso, falso, ecc.", ma anche di "scoprire, accertare, dimostrare attraverso un argomento". A metà del XIV secolo, si usava per "verificare l'accuratezza di qualcosa". Il significato di "essere riconosciuto come (un eroe, un codardo, ecc.) attraverso l'esperienza o la prova" si sviluppò verso la fine del XIV secolo.

In inglese medio, il termine aveva molteplici sfumature e un'applicazione più ampia rispetto all'inglese moderno: significava "fare esperienza, sforzarsi, impegnarsi, agire, realizzare, prosperare, avere successo". Era presente anche in un'accezione oggi obsoleta di "approvare, convalidare, lodare" (circa 1300; confronta con approve). Tra i termini correlati troviamo Proved, proven, proving. L'espressione Proving ground, che indica "luogo utilizzato per sparare cannoni e effettuare test balistici e prove di polvere", risale al 1837.

Voci correlate

Intorno al 1300, apreven, approven, significava "dimostrare, provare," e derivava dal francese antico aprover (francese moderno approuver), che si traduce come "approvare, concordare," a sua volta proveniente dal latino approbare, che significava "assentire a qualcosa ritenendola buona, considerarla valida." Questo termine latino era composto da ad, che significa "verso" (vedi ad-), e probare, che significa "provare, testare qualcosa per verificarne la bontà," derivato da probus, che significa "onesto, genuino" (vedi prove).

Verso la fine del XIV secolo, il significato si ampliò, arrivando a indicare "considerare o assentire a qualcosa come buono o superiore; lodare; sanzionare, approvare, confermare ufficialmente," soprattutto in riferimento alle azioni di autorità, parlamenti e simili. Correlati: Approved; approving.

Il termine inglese antico beon, beom, bion significava "essere, esistere, diventare, accadere," e deriva dal proto-germanico *biju-, che si traduceva come "io sono, io sarò." Questo "b-root" affonda le radici nella radice ricostruita del proto-indoeuropeo *bheue-, che significava "essere, esistere, crescere." Oltre ai termini inglesi, ha dato origine alla prima e seconda persona singolare del presente in tedesco (bin, bist), provenienti dall'alto tedesco antico bim ("io sono"), bist ("tu sei"). Ha influenzato anche i tempi perfettivi del latino per il verbo esse (fui "io fui," ecc.), il slavo ecclesiastico antico byti ("essere"), il greco phu- ("diventare"), l'irlandese antico bi'u ("io sono"), il lituano būti ("essere"), il russo byt' ("essere"), e così via.

Il moderno verbo to be rappresenta l'unione di due verbi un tempo distinti: il "b-root" rappresentato da be e il verbo am/was, che era già un conglomerato. Roger Lass, nel suo lavoro "Old English," descrive il verbo come "una raccolta di frammenti di paradigma semanticamente correlati," mentre Weekley lo definisce "un'accidentale fusione dei diversi dialetti dell'inglese antico." Oggi è il verbo più irregolare e il più comune della lingua inglese moderna.

In tutte le lingue germaniche, il verbo ha otto forme diverse in inglese moderno: BE (infinito, congiuntivo, imperativo); AM (prima persona singolare presente); ARE (seconda persona singolare presente e tutte le forme plurali); IS (terza persona singolare presente); WAS (passato prima e terza persona singolare); WERE (passato seconda persona singolare, tutte le forme plurali; congiuntivo); BEING (participio presente e gerundio); BEEN (participio perfetto).

Il paradigma dell'inglese antico era: eom, beo (prima persona singolare presente); eart, bist (seconda persona singolare presente); is, bið (terza persona singolare presente); sind, sindon, beoð (presente plurale in tutte le persone); wæs (passato prima e terza persona singolare); wære (passato seconda persona singolare); wæron (passato plurale in tutte le persone); wære (singolare congiuntivo preterito); wæren (plurale congiuntivo preterito).

Il "b-root" non aveva una forma passata nell'inglese antico, ma spesso fungeva da futuro per am/was. Nel XIII secolo ha sostituito le forme di infinito, participio e imperativo di am/was. Successivamente, le sue forme plurali (we beth, ye ben, they be) sono diventate standard nell'inglese medio e ha iniziato a penetrare anche nel singolare (I be, thou beest, he beth), ma le forme di are hanno preso piede nel XVI secolo, sostituendo be nel plurale. Per l'origine e l'evoluzione delle diramazioni am/was in questo intrico, vedi am e was.

That but this blow Might be the be all, and the end all. ["Macbeth" I.vii.5]
Che questo colpo possa essere tutto, e la fine di tutto. ["Macbeth" I.vii.5]
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Tendenze di " prove "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of prove

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