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Significato di chant

canto; melodia; recitazione monotona

Etimologia e Storia di chant

chant(v.)

Verso la fine del XIV secolo, il termine significava "cantare" ed era derivato dall'antico francese chanter, che si traduceva appunto come "cantare, celebrare" (già nel XII secolo). Le sue radici affondano nel latino cantare, che significa anch'esso "cantare". Questo termine latino era originariamente una forma frequentativa di canere, che significa "cantare" e che alla fine ha ceduto il passo a cantare. Tutto ciò si ricollega alla radice protoindoeuropea *kan-, che significa "cantare".

Con il passare del tempo, la sfumatura frequentativa del termine si è persa nel latino, e quando il francese ha cominciato a prendere forma, cantare aveva già completamente soppiantato canere. Nel contesto ecclesiastico, il significato di "cantare durante il servizio religioso, in uno stile che si colloca tra il canto e la recitazione" è attestato già negli anni '80 del Cinquecento. Termini correlati includono Chanted e chanting.

chant(n.)

Nella metà del 1670, il termine indicava "una canzone," in particolare una canzone lenta e monotona, derivando da chant (verbo), oppure dal francese chant (XII secolo), a sua volta dal latino cantus, che significa "canzone, canto; canto degli uccelli," proveniente dalla radice del participio passato di canere. L'accezione di "melodia gregoriana," solitamente di origine medievale, risale al 1789. L'interpretazione come "recitazione monotona di parole" è documentata dal 1815.

Voci correlate

1894, italiano, letteralmente "canzone bella." Vedi belle + chant.

Il Medio Inglese singen deriva dall'Antico Inglese singan, che significa "cantare, intonare," specialmente in segno di gioia o allegria; può anche essere interpretato come "celebrare, o raccontare in canto" (è un verbo forte di classe III; il passato è sang e il participio passato sungen). Risale al Proto-Germanico *sengwan, che ha dato origine anche all'Antico Sassone singan, all'Antico Frisone sionga, al Medio Olandese singhen, all'Olandese zingen, all'Antico Alto Tedesco singan, al Tedesco singen, al Gotico siggwan, all'Antico Norreno syngva e allo Svedese sjunga. La radice indoeuropea da cui deriva è *sengwh-, che significa "cantare, recitare un'invocazione." In epoca tardiva dell'Antico Inglese, il termine è stato usato anche per riferirsi al canto degli uccelli e dei lupi, e talvolta nel Medio Inglese indicava anche "suonare uno strumento musicale."

Non sembrano esserci forme correlate in altre lingue, a meno che non si possa collegare al Greco omphe, che significa "voce" (soprattutto quella di una divinità), "oracolo;" e al Gallese dehongli, che significa "spiegare, interpretare." La radice tipica indoeuropea per "cantare" è rappresentata dal Latino canere (vedi chant (v.)). Altre parole che significano "cantare" derivano da radici che significano "gridare, urlare," ma in Irlandese gaibim significa letteralmente "prendere, afferrare," con un'evoluzione semantica che passa per "prendere" una melodia o un canto.

Il significato di "esprimere con entusiasmo" (riguardo a lodi, ecc.) si sviluppa negli anni '60 del 1500. Il significato gergale criminale di "confessare alle autorità" è attestato già negli anni '10 del 1600, ma l'uso moderno è probabilmente una formazione recente dei primi anni del 1900. L'espressione sing for one's supper, che implica mancanza di fondi, risale al 1745.

Every child should be taught, from its youth, to govern its voice discreetly and dexterously, as it does its hands ; and not to be able to sing should be more disgraceful than not being able to read or write. For it is quite possible to lead a virtuous and happy life without books, or ink ; but not without wishing to sing, when we are happy ; nor without meeting with continual occasions when our song, if right, would be a kind service to others. [Ruskin, "Rock Honeycomb"]
Ogni bambino dovrebbe essere insegnato, fin dalla giovane età, a controllare la propria voce con discrezione e abilità, proprio come fa con le mani; e non saper cantare dovrebbe essere considerato più vergognoso che non saper leggere o scrivere. Perché è del tutto possibile condurre una vita virtuosa e felice senza libri o inchiostro; ma non senza il desiderio di cantare, quando siamo felici; né senza incontrare occasioni in cui il nostro canto, se appropriato, sarebbe un servizio gentile per gli altri. [Ruskin, "Rock Honeycomb"]

La radice proto-indoeuropea che significa "cantare."

Potrebbe formare tutto o parte di: accento; cant (n.1); cantabile; cantata; cantatrice; cantico; canto; cantore; canzone; Carmen; chanson; chant; chanter; chanteuse; chanty; chanticleer; charm; concent; descant; enchant; enchantment; hen; incantation; incentive; oscine; precentor; recant.

Potrebbe anche essere la fonte di: greco eikanos "gallo," letteralmente "uccello che canta (per l'alba)"; latino cantare, canere "cantare"; antico irlandese caniaid "canta," gallese canu "cantare"; antico inglese hana "gallo."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of chant

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