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Significato di no

no; affatto; mai

Etimologia e Storia di no

no(adv.)

“Non in alcun grado, affatto,” inglese medio, derivato dall’inglese antico na, che proviene da ne “non, no” + a “mai.” Il primo elemento deriva dal proto-germanico *ne (presente anche in norreno, frisono antico, alto tedesco antico ne, gotico ni “non”), dalla radice indoeuropea *ne- “non.” Il secondo elemento proviene dal proto-germanico *aiwi-, forma estesa della radice indoeuropea *aiw- “forza vitale, vita, lunga vita, eternità.” In ultima analisi, è identico a nay, e le differenze d’uso sono accidentali.

Come aggettivo, “nessuno, non uno, nessun” (circa 1200) si è ridotto dall’inglese antico nan (vedi none), con la finale -n che è stata omessa prima davanti alle consonanti e poi del tutto. Come interiezione per rispondere negativamente a un’affermazione o a una domanda, “non così,” inizio del 1200, deriva dall’avverbio. Come sostantivo, negli anni ’80 del 1500 si usa per indicare “una negazione; un voto negativo,” mentre negli anni ’50 del 1600 significa “persona che esprime un voto negativo.”

La costruzione no X, no Y è attestata dagli anni ’30 del 1500 (in no peny no pardon). No problem come interiezione di rassicurazione risale al 1963. No way come espressione colloquiale per dire “non è possibile” è documentata dal 1968 (noway (avv.) “affatto, in nessun modo, per niente” risale circa al 1300). No-knock (agg.) riferito a raid della polizia senza permesso o preavviso è attestato dal 1970, inglese americano. La frase no can do “non è possibile” è documentata dal 1827, una locuzione usata da cinesi di lingua inglese notata nel XIX secolo in Cina, Australia e sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

We repeated our advice again and again, but got no answer but a loud horse-laugh, and their national maxim of No can do: Europe fashion no do in China. ["Reminiscences of a Voyage to and from China," in Paxton's Horticultural Register, London, 1836]
Ripetemmo il nostro consiglio più e più volte, ma l’unica risposta che ricevemmo fu una risata di scherno, accompagnata dal loro proverbiale No can do: Europe fashion no do in China. [“Ricordi di un viaggio da e verso la Cina,” in Paxton’s Horticultural Register, Londra, 1836]

Voci correlate

La parola di negazione o rifiuto, "no" come risposta a una domanda, appare alla fine del XII secolo e proviene da una fonte scandinava, come l'antico norreno nei. Questo termine è un composto di ne, che significa "non" (derivato dalla radice protoindoeuropea *ne-, anch'essa significante "non"), e ei, che significa "mai," proveniente dal proto-germanico *aiwi-. Quest'ultimo è una forma estesa della radice protoindoeuropea *aiw-, che si riferisce a concetti come "forza vitale," "vita," "longevità" ed "eternità."

In medio inglese, non, none deriva dall'antico inglese nan, che significa "non uno, nessuno, nessuna persona; non la minima parte." Questo termine è composto da ne, che significa "non" (vedi no), e an, che significa "uno" (vedi one). È imparentato con l'antico sassone e il medio basso tedesco nen, l'antico norreno neinn, il medio olandese e l'olandese neen, e l'antico alto tedesco e il tedesco nein, tutti con il significato di "no." È analogo al latino non- (vedi non-). In questo modo, rappresenta il negativo di one, an e a (1).

Come avverbio, è attestato a partire dagli anni '50 del Seicento con il significato di "in nessun modo," e nel 1799 assume il significato di "in nessun rispetto o grado, in nessuna misura." Come aggettivo compare già nell'antico inglese e, dal 1600 circa, si è ridotto a no, tranne in alcune espressioni arcaiche, soprattutto davanti alle vocali, come none other, none the worse.

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Tendenze di " no "

Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of no

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