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Significato di spoony

morbido; sciocco; sentimentalmente affettuoso

Etimologia e Storia di spoony

spoony(adj.)

Nel 1812, il termine era usato per descrivere qualcuno come "morbido, sciocco, poco intelligente." Già nel 1832, si era evoluto per indicare in particolare una persona "foolish sentimental, eccessivamente affettuosa." La sua origine è legata a -y (2) + spoon (n.), usato in gergo per designare una "persona sciocca, un semplice." Questo uso figurato della parola legata agli utensili da cucina potrebbe derivare dall'idea di superficialità o dall'immagine di nutrire i bambini. Un confronto interessante, risalente alla metà del XIX secolo, è con the spoons, che indicava una "tenerezza sentimentale." L'espressione spoons with o on (qualcuno) significava "essere innamorati in modo sentimentale." Il verbo Spoon (v.) in questo contesto sembra essere una formazione retroattiva. Altri termini correlati includono Spoonily e spooniness.

Voci correlate

Il termine medio inglese spon deriva dall'antico inglese spon, che significava "pezzo, scheggia, truciolo, scheggia di legno" (un significato ormai obsoleto). La sua origine si trova nel proto-germanico *spe-nu-, che ha dato vita anche all'antico norreno spann, sponn ("pezzo, scheggia"), allo svedese spån ("un cucchiaio di legno"), all'antico frisone spon, al medio olandese spaen, all'olandese spaan, all'antico alto tedesco span e al tedesco Span ("pezzo, scheggia"). In passato, si pensava che derivasse dalla radice indoeuropea *spe- (2), che significava "pezzo di legno lungo e piatto" (da cui il greco spathe "vanga", e forse anche il greco sphēn "cuneo", ma si veda spheno-).

Nel medio inglese, il termine era usato anche per indicare "una tegola per il tetto". Come nome per un tipo di utensile da cucina, che consiste in una parte concava e un manico, è attestato in inglese intorno al 1300 (in antico inglese potrebbe essere stato chiamato metesticca). Si ritiene che questo significato derivi dall'antico norreno sponn, che indicava sia "cucchiaio" che "pezzo, tegola". L'evoluzione verso il significato di utensile da cucina è specifica del medio inglese e delle lingue scandinave, anche se il medio basso tedesco spon significava "spatola di legno".

Essere nato with a silver spoon in one's mouth, cioè "nella ricchezza", è attestato almeno dal 1719 (Goldsmith, 1765, scrive: "un uomo nasce con un cucchiaio d'argento in bocca, e un altro con un mestolo di legno").

Bihoueth hire a ful long spoon That shal ete with a feend. [Chaucer, c. 1395]
Ci vuole un cucchiaio molto lungo Per mangiare con un diavolo. [Chaucer, circa 1395]

Nel 1715, il verbo spoon (n.) significava "prendere o servire con un cucchiaio." L'accezione "corteggiare, flirtare in modo sentimentale" appare nel 1831, come formazione retroattiva da spoony (adj.), che significa "morbido, sciocco, poco intelligente, eccessivamente sentimentale." L'idea di "stare vicini," simile a due cucchiai impilati (con la parte concava di uno rivolta verso l'altro), è documentata nel 1870 in un racconto di sopravvivenza ad Andersonville durante la Guerra Civile Americana; l'espressione lie spoon-fashion è attestata dal 1814. Correlati: Spooned; spooning.

SPOON-WAYS. In slave-ships, stowing the poor wretches so closely locked together, that it is difficult to move without treading upon them. [Smyth, "Sailor's Word-Book," 1867]
SPOON-WAYS. Nei bastimenti negrieri, i poveri disgraziati venivano stipati così strettamente insieme che era difficile muoversi senza calpestarli. [Smyth, "Sailor's Word-Book," 1867]

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " spoony "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of spoony

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