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Significato di insider

persona informata; membro di un'organizzazione; conoscitore interno

Etimologia e Storia di insider

insider(n.)

"chi è in possesso di informazioni riservate grazie alla propria appartenenza a un'organizzazione," 1848, da inside (n.) + -er (1). Inizialmente usato in riferimento ai mercati azionari.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, ynneside indicava "parte interna (del corpo)", un composto di in (preposizione) + side (sostantivo). Il significato più generale di "lato o parte interna (di qualsiasi cosa)" si sviluppa attorno al 1500.

Il senso aggettivale "essere all'interno" emerge negli anni 1610, derivato dal sostantivo. Inizia a comparire nello slang verso il 1900, riferendosi ai presunti fatti o situazioni reali che solo un insider potrebbe conoscere. Inside man risale al 1911 (inizialmente usato per descrivere i lavoratori impiegati dalla direzione per scoprire attività sindacali); inside job, che significa "furto, spionaggio, ecc., commesso da o con l'aiuto di un residente o servitore di un luogo", è attestato nel 1887, nell'inglese americano (usato anche, verso la fine del XIX secolo e all'inizio del XX, per indicare "lavoro al chiuso").

Il significato figurato di inside track, che indica un "vantaggio" (1854), è però una metafora proveniente dalle corse di cavalli (1830); le corsie interne sono più corte di quelle esterne su un tracciato curvo. L'uso avverbiale nell'inglese americano inside of (riferito al tempo) risale al 1839.

Il suffisso inglese per i nomi agenti, che corrisponde al latino -or. Nei termini di origine nativa rappresenta l'antico inglese -ere (anche -are nell'antico Northumbrian), che significa "uomo che si occupa di qualcosa", derivato dal proto-germanico *-ari (cognati: tedesco -er, svedese -are, danese -ere), a sua volta proveniente dal proto-germanico *-arjoz. Alcuni sostengono che questa radice sia identica a, e forse un prestito dal, latino -arius (vedi -ary).

Di solito viene usato con parole germaniche native. Nei termini di origine latina, i verbi derivati dai participi passati dei verbi latini (inclusi la maggior parte dei verbi in -ate) di solito adottano la terminazione latina -or, così come i verbi latini che sono passati attraverso il francese (come governor); tuttavia, ci sono molte eccezioni (eraser, laborer, promoter, deserter; sailor, bachelor), alcune delle quali sono state adattate dal latino all'inglese nel tardo medioevo.

L'uso di -or e -ee nel linguaggio legale (come in lessor/lessee) per distinguere tra attori e destinatari dell'azione ha conferito al suffisso -or una sfumatura di professionalità, rendendolo utile nel raddoppiare parole che hanno sia un significato professionale che uno non professionale (come advisor/adviser, conductor/conducter, incubator/incubater, elevator/elevater).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of insider

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