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Significato di comme il faut

secondo le buone maniere; appropriato; conforme alle norme sociali

Etimologia e Storia di comme il faut

comme il faut

"secondo l'etichetta," 1756, francese, letteralmente "come dovrebbe essere." Da comme "come, simile a, in che modo," dall'antico francese com, dal latino volgare *quomo, dal latino quomodo "come? in che modo?," avverbio pronominale di modo, correlato a quam "quanto?," qui "chi" (dalla radice protoindoeuropea *kwo-, base dei pronomi relativi e interrogativi). Con il, dal latino ille "questo" (vedi le) + faut, terza persona singolare del presente indicativo attivo di falloir "essere necessario," letteralmente "essere voluto o mancante" (vedi fail (v.)).

Voci correlate

Intorno al 1200, il termine inizia a essere usato con il significato di "non riuscire a portare a termine un obiettivo" e, in un secondo momento, anche per indicare "cessare di esistere o di funzionare, giungere a una conclusione." Già nei primi anni del 1200 si trova l'accezione di "non soddisfare le aspettative o le prestazioni richieste." Questa evoluzione semantica deriva dal francese antico falir, che significava "mancare, non riuscire, esaurirsi, finire, commettere un errore, essere in procinto di morire, deludere." Le origini si possono ricondurre al latino volgare *fallire, a sua volta derivato dal latino classico fallere, che significava "far cadere, far inciampare." In un senso figurato, il termine latino si era poi esteso a "ingannare, truffare, eludere, mancare." De Vaan rintraccia le radici di questo significato in una radice protoindoeuropea che evocava l'idea di "inciampare," un concetto presente anche in sanscrito con skhalate ("inciampare, fallire"), in medio persiano con škarwidan ("inciampare, barcollare"), in greco con sphallein ("far cadere") e sphallomai ("cadere"), e infine in armeno con sxalem ("inciampare, fallire"). Se questa interpretazione è corretta, il passaggio semantico dal "cadere" al "deludere" nel latino sarebbe stato puramente metaforico. Termini correlati includono Failed e failing.

Il termine ha sostituito l'antico inglese abreoðan. A partire dal 1200, viene utilizzato per indicare il "non riuscire a raggiungere un obiettivo," ma anche per esprimere l'idea di "cessare di esistere o di funzionare, giungere a una conclusione." Nei primi anni del 1200, si afferma anche l'uso per descrivere il "fallimento nel soddisfare aspettative o prestazioni."

Dal medio del 1200, in riferimento a cibo, beni e simili, il termine assume il significato di "essere in esaurimento, scarseggiare." Intorno al 1300, viene applicato a coltivazioni, semi e terreni. Sempre intorno al 1300, inizia a descrivere la "perdita di vigore, di energia, di coraggio," e dal medio del 1400 si riferisce anche alle persone. Dalla fine del 1400, infine, viene usato per i materiali, con il significato di "rompersi, andare in pezzi."

L'articolo determinativo maschile in francese (compreso il vecchio neutro), femminile la, deriva dal latino ille, che significa "lui, quello." Questo termine è stato usato nel latino tardo e nel latino medievale come articolo determinativo. È cognato con lo spagnolo el. In latino, ille significa "quello," mentre illa si traduce come "per quella via, lì." Ha sostituito l'antico latino olle/ollus, probabilmente per analogia con iste [de Vaan]. La sua origine risale al protoindoeuropeo *hol-no-, che significa "quello, laggiù."

Inoltre, *kwi-, una radice proto-indoeuropea, è la base di pronomi relativi e interrogativi.

Potrebbe far parte di: cheese (n.2) "una cosa grande"; cue (n.1) "indicazione scenica"; either; hidalgo; how; kickshaw; neither; neuter; qua; quality; quandary; quantity; quasar; quasi; quasi-; query; quibble; quiddity; quidnunc; quip; quodlibet; quondam; quorum; quote; quotidian; quotient; ubi; ubiquity; what; when; whence; where; whether; which; whither; who; whoever; whom; whose; why.

Potrebbe anche essere all'origine di: sanscrito kah "chi, quale"; avestico ko, ittita kuish "chi"; latino quis/quid "in quale rispetto, fino a che punto; come, perché", qua "dove, in quale direzione", qui/quae/quod "chi, quale"; lituano kas "chi"; antico slavo ecclesiastico kuto, russo kto "chi"; antico irlandese ce, gallese pwy "chi"; antico inglese hwa, hwæt, hwær, ecc.

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    Tendenze di " comme il faut "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of comme il faut

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