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Significato di clarion

trumpet; richiamo; suono chiaro

Etimologia e Storia di clarion

clarion(n.)

"trumpetta piccola e acuta," inizio del XIV secolo, dall'antico francese clarion "(trumpetta acuta, tromba da caccia)" e direttamente dal latino medievale clarionem (nominativo clario) "una tromba," derivato dal latino clarus "chiaro" (vedi clear (agg.)). L'espressione clarion call nel senso figurato di "chiamata alle armi" è attestata dal 1838 (clarion's call risale al 1807).

Voci correlate

Attorno al 1300, il termine significava "che dà luce, splendente, luminoso." Si usava anche per descrivere qualcosa di "non torbido, trasparente, che lascia passare la luce, privo di impurità, moralmente puro, innocente." Riferito ai colori, indicava "brillante, puro," mentre per il tempo atmosferico, il cielo o il mare significava "non tempestoso, mite, sereno, non nuvoloso, completamente illuminato, privo di oscurità o nuvole." Per gli occhi o la vista, si usava per descrivere qualcosa di "chiaro, acuto," e per la voce o il suono significava "chiaramente udibile, distinto, risonante." Riferito alla mente, indicava "perspicace, acuto," mentre per le parole o il discorso significava "facilmente comprensibile, manifesto, lucido" (un termine antico in inglese per questo era sweotol, che significava "distinto, chiaro, evidente"). Riguardo alla terra, si usava per indicare "disboscata, livellata." Il termine deriva dall'antico francese cler, che significava "chiaro" (riferito a vista e udito), "leggero, brillante, splendente, raro" (XII secolo, francese moderno clair), e dal latino clarus, che significava "chiaro, forte" (riferito ai suoni). In senso figurato, indicava "manifesto, evidente, chiaro," e in uso trasferito, per i panorami, "luminoso, distinto." Il termine si usava anche per descrivere persone "illustri, famose, gloriose" (da cui l'italiano chiaro e lo spagnolo claro). La sua origine risale all'Proto-Indoeuropeo *kle-ro-, dalla radice *kele- (2), che significava "gridare."

L'evoluzione semantica verso i significati legati alla luce e al colore nella preistoria coinvolgeva un'identificazione tra la diffusione del suono e quella della luce (si veda l'inglese loud, usato anche per i colori, e il tedesco hell, che significa "chiaro, brillante, splendente," e per il tono, "distinto, squillante, alto").

In medio inglese, il termine veniva usato anche per descrivere qualcosa di "bello, magnifico, eccellente" (circa 1300). Riferito a possesso o titolo, significava "illimitato, incondizionato, assoluto," un uso che si sviluppò all'inizio del XV secolo. Per quanto riguarda il colorito della pelle, il termine si diffuse attorno al 1300. Il significato di "privo di ostacoli" si sviluppò successivamente, soprattutto in ambito nautico, attorno al 1500. L'accezione di "ovvio per i sensi" risale al 1835. L'espressione Clear-sighted (che significa "perspicace") appare negli anni '80 del '500 (clear-eyed, "occhi chiari," è documentata negli anni '20 dello stesso secolo), mentre clear-headed ("lucido di mente") compare nel 1709. Per l'espressione coast is clear si veda clear (verbo).

"Piccolo strumento a fiato simile a una fisarmonica," 1830, dal tedesco Akkordion, derivato da Akkord "accordo musicale, armonia di suoni," da un verbo simile all'antico francese acorder "accordare, essere in armonia," dal latino volgare *accordare (confronta l'italiano accordare "accordare uno strumento musicale;" vedi accord (v.)), con suffisso per analogia con clarion, ecc. Inventato nel 1829 dal costruttore di pianoforti Cyrill Demian di Vienna. Il tipo con tastiera invece di pulsanti è una piano accordion. Correlato: Accordionist.

*kelə-, una radice proto-indoeuropea che significa "gridare." Forse di origine imitativa.

Potrebbe costituire tutto o parte di: acclaim; acclamation; Aufklarung; calendar; chiaroscuro; claim; Claire; clairvoyance; clairvoyant; clamor; Clara; claret; clarify; clarinet; clarion; clarity; class; clear; cledonism; conciliate; conciliation; council; declaim; declare; disclaim; ecclesiastic; eclair; exclaim; glair; hale (v.); halyard; intercalate; haul; keelhaul; low (v.); nomenclature; paraclete; proclaim; reclaim; reconcile.

Potrebbe anche essere all'origine di: il sanscrito usakala "gallo," letteralmente "che chiama all'alba;" il latino calare "annunciare solennemente, chiamare," clamare "gridare, proclamare;" il medio irlandese cailech "gallo;" il greco kalein "chiamare," kelados "rumore," kledon "notizia, fama;" l'alto tedesco antico halan "chiamare;" l'inglese antico hlowan "muggire, fare rumore come una mucca;" il lituano kalba "lingua."

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    Tendenze di " clarion "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of clarion

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