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Significato di muster

raduno; verifica; dimostrazione

Etimologia e Storia di muster

muster(v.)

All'inizio del 14° secolo, il termine moustren significava "mostrare, rivelare, dimostrare" (sensi ormai obsoleti), ma anche "apparire, essere presente." Derivava dall'antico francese mostrer, che aveva un significato simile e veniva usato anche in ambito militare (10° secolo, francese moderno montrer). Le origini si trovano nel latino monstrare, che significa "mostrare," e a sua volta deriva da monstrum, che indicava "presagio, segno" (vedi monster).

Il significato transitivo di "raccogliere, assemblare, riunire in un gruppo o corpo," soprattutto per il servizio o l'ispezione militare, si sviluppa all'inizio del 15° secolo. Il senso intransitivo di "riunirsi, incontrarsi in un luogo" per le forze militari appare a metà del 15° secolo. L'uso figurato di "convocare, radunare" (riferito a qualità, ecc.) risale agli anni '80 del 1500.

Il termine muster in (transitivo), che significa "accogliere come reclute," compare nel 1837. Al contrario, muster out, che indica "riunirsi per essere congedati dal servizio militare," è documentato già nel 1834, specificamente nell'inglese americano. L'espressione muster up, usata in senso figurato per "radunare, convocare, mobilitare," emerge negli anni '20 del 1600. Termini correlati includono Mustered e mustering.

muster(n.)

Verso la fine del XIV secolo, il termine moustre indicava "l'azione di mostrare, dimostrazione, manifestazione, esposizione" (un significato oggi obsoleto). Proveniva dal francese antico mostre, che si traduceva come "illustrazione, prova; esame, ispezione" (XIII secolo, in francese moderno montre), e significava letteralmente "ciò che viene mostrato". Derivava da mostrer, che significava "apparire, mostrare, rivelare" (vedi muster (v.)). Il significato di "un'assemblea o un atto di radunare truppe" risale circa al 1400. Quello di "un registro o un elenco di truppe radunate" è attestato dagli anni '60 del XVI secolo. L'espressione pass muster, che significa "sottoporsi a revisione senza essere criticati", compare negli anni '20 del XVII secolo; nella forma pass the musters è documentata dagli anni '70 del XVI secolo.

Voci correlate

All'inizio del XIV secolo, il termine monstre si riferiva a "animale o umano deformato, creatura afflitta da un difetto alla nascita." Proveniva dal francese antico monstre o mostre, che significava "mostro, mostruosità" (XII secolo), e risaliva direttamente al latino monstrum. Questo termine latino indicava un "presagio divino (soprattutto uno che segnalava sventure), portento, segno; forma anormale; mostro, mostruosità." In senso figurato, si usava anche per descrivere un "carattere ripugnante, oggetto di terrore, azione orribile, abominio." Era un derivato di monere, che significava "ricordare, richiamare alla memoria, avvisare, consigliare, ammonire, istruire." La radice proto-indoeuropea *moneie- significava "far pensare a, ricordare," ed era una forma suffissata (causativa) della radice *men- (1), che significava "pensare."

Gli animali anormali o prodigiosi erano considerati segni o presagi di mali imminenti. A partire dalla fine del XIV secolo, il termine si estese per includere anche animali fantastici composti da parti di altre creature, come centauri e grifoni. Il significato di "animale di dimensioni enormi" emerse negli anni '20 del XVI secolo. Nel corso degli anni '50 del XVI secolo, assunse anche il senso di "persona di crudeltà o malvagità disumana, individuo visto con orrore a causa di una deformità morale." Come aggettivo, per descrivere "di dimensioni straordinarie," si cominciò a usare nel 1837. Nell'inglese antico, il mostro Grendel era un aglæca, un termine legato a aglæc, che significava "calamità, terrore, angoscia, oppressione." Il termine Monster movie, che indica un "film che presenta un mostro come elemento principale," risale al 1958 (mentre monster film è attestato già dal 1941).

"un remustering di truppe," metà del 15° secolo, remoustre, da re- "di nuovo" + moustre (n.); vedi muster

La radice protoindoeuropea che significa "pensare" ha dato vita a diverse parole che si riferiscono a qualità e stati della mente o del pensiero.

Potrebbe costituire tutto o parte di: admonish; Ahura Mazda; ament; amentia; amnesia; amnesty; anamnesis; anamnestic; automatic; automaton; balletomane; comment; compos mentis; dement; demonstrate; Eumenides; idiomatic; maenad; -mancy; mandarin; mania; maniac; manic; mantic; mantis; mantra; memento; mens rea; mental; mention; mentor; mind; Minerva; minnesinger; mnemonic; Mnemosyne; money; monition; monitor; monster; monument; mosaic; Muse; museum; music; muster; premonition; reminiscence; reminiscent; summon.

Potrebbe anche essere all'origine di: sanscrito manas- "mente, spirito," matih "pensiero," munih "saggio, veggente;" avestico manah- "mente, spirito;" greco memona "desidero," mania "follia," mantis "colui che divina, profeta, veggente;" latino mens "mente, intelligenza, ragione," memini "ricordo," mentio "ricordo;" lituano mintis "pensiero, idea," antico slavo ecclesiastico mineti "credere, pensare," russo pamjat "memoria;" gotico gamunds, antico inglese gemynd "memoria, ricordo; mente consapevole, intelletto."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of muster

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