Pubblicità

Significato di tender

tenero; delicato; offerta

Etimologia e Storia di tender

tender(adj.)

Attorno al 1200, il termine veniva usato per descrivere qualcosa di "immaturo, con la delicatezza della giovinezza, non sofisticato," ma anche "susceptibile agli infortuni, sensibile al dolore." Deriva dal francese antico tendre e dall'anglo-francese tender, che significano "morbido, delicato; giovane" (XI secolo). La radice latina è tenerem (al nominativo tener), che significa "morbido, delicato; di età tenera, giovanile." Per quanto riguarda la presenza non etimologica della -d-, si rimanda a D.

Si pensa che il termine derivi dalla radice proto-indoeuropea *ten-, che significa "stirare," in riferimento all'idea di "stirato," quindi "sottile," e da qui "debole" o "giovane." Si possono fare confronti con il sanscrito tarunah ("giovane, tenero"), il greco teren ("tenero, delicato") e l'armeno t'arm ("giovane, fresco, verde"). Si veda anche tenet.

Il significato di "gentile, affettuoso, amorevole" e anche "facilmente ferito, molto sensibile" appare a partire dalla fine del XIII secolo. L'uso per indicare "l'espressione di sentimenti sensibili" risale circa al 1300.

In riferimento al cibo, il termine descrive qualcosa di "non duro, morbido e facile da tagliare o masticare," ed è attestato dalla metà del XIII secolo. Per quanto riguarda le piante e le loro parti, significa "slanciato, non resistente," e compare alla fine del XIV secolo. Correlati: Tenderly; tenderness.

tender(v.)

"fare un'offerta, offrire formalmente" (una supplica, un giuramento, prove), in particolare "offrire (denaro) come pagamento," circa 1400, tendren, dall'antico francese tendre "offrire, porgere" (XI secolo), dal latino tendere "stirare, estendere, rendere teso; mirare, dirigere; orientarsi, mantenere un corso" (dalla radice PIE *ten- "stirare"). La conservazione della desinenza dell'infinito francese è insolita (confronta render (v.)).

tender(n.1)

Verso la fine del 1400, si usava per indicare una "persona che si prende cura di un'altra," probabilmente un sostantivo agente derivato dal medio inglese tenden, che significa "prendersi cura di" (vedi tend (v.2)).

Dal 1825, il significato si è evoluto fino a indicare "uomo che si occupa di una macchina" (come nel caso del engine-tender per locomotive) o di un'operazione commerciale (bartender, 1836). In ambito nautico, il termine ha assunto il significato di "piccola imbarcazione utilizzata per assisterne di più grandi," per fornire provviste, trasmettere informazioni, e così via, già negli anni '70 del 1600. Nel settore ferroviario, si è poi riferito a "carro attaccato alla locomotiva per trasportare carburante, acqua, ecc." a partire dal 1825.

tender(n.2)

"un'offerta formale per accettazione, un'offerta fatta da una parte a un'altra," una parola legale, 1540 circa, derivata da tender (verbo). Il significato specifico di "denaro (o altra cosa) offerta come pagamento" risale al 1740, in legal tender "moneta che per legge deve essere accettata da un debitore" (vedi legal). In passato indicava "una concessione che forniva una licenza commerciale" (fine del XV secolo, dall'antico francese tendre).

Voci correlate

anche bar-tender, "barista, cameriere che serve bevande e rinfreschi," 1836, inglese americano, da bar (n.2) + tender (n.1).

Questa è la quarta lettera dell'alfabeto romano, che deriva dal greco delta, a sua volta preso dal fenicio e dall'ebraico daleth. Quest'ultimo è la forma pausal di deleth, che significa "porta," nome che le è stato dato per via della sua forma.

La forma della lettera moderna è simile a quella della delta greca (Δ), ma con un angolo arrotondato. In numeri romani, rappresenta il valore di "500" e si dice che sia la metà di CIƆ, una forma antica di M, che indicava "1.000." L'abbreviazione 3-D per "tre dimensioni" è attestata dal 1952.

*

Unetimologico -d- è il risultato di una tendenza nell'inglese e in lingue affini, forse per motivi di eufonia, a inserire -d- accanto a -n-. In particolare, si tende a inserire o sostituire un suono -d- quando -l- o -r- seguono troppo da vicino un -n-.

Fai un confronto con sound (n.1), thunder (n.), pound (v.), spindle, kindred, strand (n.2) "fibra di corda," il dialettale rundel, rundle per runnel. Swound era una forma di swoun (swoon) attestata dalla metà del 15° secolo, usata da Malory, Spenser, Lyly, Middleton, Beaumont e Fletcher. Anche round (n.) "sussurro" è obsoleto, variante di roun "segreto, mistero, mistero divino" (dal vecchio inglese run, origine di rune), con -d unetimologico attestato dal 15° secolo nel verbo.

Tra le parole di origine francese troviamo powder (n.), meddle, tender (adj.), remainder, gender (n.), e anche riband, jaundice. È meno evidente in spider (un sostantivo agente derivato dalla radice germanica *spin-), e potrebbe spiegare l'uso di lender invece di loaner.

Pubblicità

Tendenze di " tender "

Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

Condividi "tender"

Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of tender

Pubblicità
Trending
Pubblicità