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Significato di dismal

triste; cupo; sfortunato

Etimologia e Storia di dismal

dismal(adj.)

Attorno al 1400, il termine inglese dismal assume il significato di "sfortunato, infausto," come si può vedere in espressioni come dismal day. Inizialmente, veniva usato anche come sostantivo, come nel caso di in the dismal (circa 1300), che indicava "nei giorni di sventura o disastro, in circostanze infauste, in un periodo sfortunato." Questo uso deriva dall'anglo-francese dismal (metà del XIII secolo), che a sua volta sembra provenire dal francese antico (li) dis mals, ossia "(i) giorni cattivi." L'origine si trova nel latino medievale dies mali, che significa "giorni malvagi o sfortunati" (noti anche come dies Ægyptiaci), composto da dies, che significa "giorni" (derivato dalla radice proto-indoeuropea *dyeu-, che significa "brillare"), e mali, il plurale di malus, che significa "cattivo" (proveniente dalla radice *mel- (3), che significa "falso, cattivo, sbagliato").

Durante il Medioevo, i calendari segnavano come sfortunati due giorni di ogni mese (1 e 25 gennaio; 4 e 26 febbraio; 1 e 28 marzo; 10 e 20 aprile; 3 e 25 maggio; 10 e 16 giugno; 13 e 22 luglio; 1 e 30 agosto; 3 e 21 settembre; 3 e 22 ottobre; 5 e 28 novembre; 7 e 22 dicembre), probabilmente basandosi sui calcoli degli antichi astrologi egiziani.

Negli anni '80 del 1500, il termine inglese si era ampliato per descrivere qualcosa di "cupoe, triste, privo di allegria," e veniva usato per descrivere ambienti fisici, suoni o qualsiasi altra cosa percepita come capace di deprimere lo spirito. In Nord America, il termine è stato utilizzato lungo la costa e nei suoni della Carolina del Nord per indicare tratti di terra paludosa e alberi morti (1763). Il dismal science (1849) era il modo in cui Carlyle si riferiva all'"economia politica." Un termine correlato è Dismally.

dismal

Voci correlate

La radice protoindoeuropea che significa "brillare" si ritrova in derivati che evocano concetti come "cielo," "divinità," e "dio."

Potrebbe costituire tutto o parte di parole come: adieu; adios; adjourn; Asmodeus; circadian; deific; deify; deism; deity; deodand; deus ex machina; deva; dial; diary; Diana; Dianthus; diet (n.2) "assemblea;" Dioscuri; Dis; dismal; diurnal; diva; Dives; divine; joss; journal; journalist; journey; Jove; jovial; Julia; Julius; July; Jupiter; meridian; Midi; per diem; psychedelic; quotidian; sojourn; Tuesday; Zeus.

Potrebbe anche essere all'origine di termini come: in sanscrito deva "dio" (letteralmente "colui che brilla"); diva "di giorno;" in avestano dava- "spirito, demone;" in greco delos "chiaro;" in latino dies "giorno," deus "dio;" in gallese diw, in bretone deiz "giorno;" in armeno tiw "giorno;" in lituano dievas "dio," diena "giorno;" in antico slavo ecclesiastico dini, in polacco dzień, in russo den "giorno;" in antico norreno tivar "dei;" in antico inglese Tig, genitivo Tiwes, nome di un dio.

La radice proto-indoeuropea significa "falso, cattivo, sbagliato." Il significato esatto della radice rimane incerto, "poiché riguarda una collezione di parole in gran parte isolate in diversi rami indoeuropei" [de Vaan].

Potrebbe far parte di: blame; blaspheme; blasphemous; blasphemy; dismal; mal-; malady; malaise; malaria; malediction; malefactor; malefic; malevolence; malevolent; malice; malicious; malign; malison; malversation; mauvais.

Potrebbe anche essere la fonte di: Avestico mairiia‑, "traditore;" Greco meleos "ozioso; infelice;" Latino male (avv.) "male," malus (agg.) "cattivo, malvagio;" Antico Irlandese mell "distruzione;" Armeno mel "peccato;" Lituano melas "bugia," Lettone malds "errore," forse anche Greco blasphemein "calunniare." 

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of dismal

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